Lefevere rivela: «Ho preso Moscon al minimo salariale, mi sono vergognato»

Gianni Moscon è stato l'ultimo ingaggio della Soudal- QuickStep di Patrick Lefevere (Foto da X @fanclubmoscon)
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Alzi la mano chi non ha pensato che è stato bello rivedere Gianni Moscon davanti sulle sue amate pietre. Proprio alla vigilia della Omloop, Patrick Lefevere ha parlato a Het Nieuwsblad del nuovo acquisto della Soudal-QuickStep. «Credo molto in Moscon e sono felice che corra per noi – ha detto il manager del team belga – Le sue prime uscite stagionali sono state difficili, ma dopo due anni complicati questa è una cosa tutt’altro che anormale. Se Gianni ritroverà la sua forma migliore con la nostra maglia addosso, io sarò un dirigente felice».

Lefevere è entrato nel dettaglio del contratto del trentino. «Giovanni Lombardi, il suo procuratore, si è fatto avanti lo scorso autunno. Io inizialmente ho detto di no perché avevo finito i fondi a disposizione per la squadra. Lombardi però mi ha detto che Gianni avrebbe voluto correre solo con noi e che l’alternative era smettere di correre e andare a coltivare le mele. Allora me ne sono inventato una: gli ho proposto un contratto da neoprofessionista, al minimo salariale. Non mi crederà nessuno, ma mi sono vergognato. Lo avevo già fatto con Mark Cavendish. Poi abbiamo deciso che se le sue prestazioni saranno buone, vedremo di modificare qualcosa in chiave contrattuale».

Dunque Moscon potrebbe avere un aumento in caso di buoni risultati. Lefevere ha parlato anche di un altro aspetto della trattativa. «Moscon ha una certa reputazione in gruppo. Per me non era un problema, ma per Specialized sì. Mi hanno mandato una mail con una serie di obiezioni. Gli americani pensano sempre a salvare la loro immagine. Così quando ho incontrato Gianni ho parlato del suo comportamento, ma non sono preoccupato, anzi. Ora che lo conosco meglio, mi sembra un italiano atipico: mai parole pesanti e un carattere piuttosto calmo quando non è in bici».