Tosatto: «Sono alla Tudor per riscoprire il lato umano del ciclismo»

Tosatto
Matteo Tosatto e Arvid de Kleijn (foto Tudor Pro Cycling)

Nel 2017, salire sull’ammiraglia più ambita del panorama ciclistico mondiale come prima esperienza da direttore sportivo era un’ardua scommessa, ma Matteo Tosatto l’ha vinta con tutti gli onori. Dopo sette stagioni trionfali, l’ex ds della Ineos accetta un’altra sfida: portare alla ribalta la Tudor, ambizioso progetto Professional di Fabian Cancellara e Ricardo Scheidecker, due nomi a cui Tosatto è legato fin da quando era ancora corridore. Potrà contare sul supporto di grandi sponsor e su una rosa promettente (in cui spiccano i neoarrivati Matteo Trentin e Alberto Dainese), ma il futuro è ancora tutto da scrivere

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