Belda, ex massaggiatore di López: «Miguel Ángel mi ha teso una trappola»

Belda
Miguel Ángel Lopez poco prima del ritiro dal Giro d'Italia 2022 (foto: LaPresse)
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È di qualche giorno fa la notizia che Miguel Ángel López e l’ex massaggiatore Vicente Belda García non sarebbero più indagati dalla Corte Investiva 3 di Cáceres nell’ambito della Operación Ilex, che invece riguarda ancora il dottor Marcos Maynar. Belda ha rilasciato una lunga intervista a Marca, in cui ha raccontato la sua versione dei fatti, non risparmiando molte frecciate al corridore colombiano.

«Sono arrabbiato per tutto quello che è stato detto su di me in questi mesi – ha iniziato Beldaè difficile a livello mentale affrontare tutte queste accuse. Gradualmente, con l’aiuto della famiglia e di uno psicologo, ho imparato a gestire questa situazione. Ma non nascondo che ci sono stati momenti molto complicati».

Il massaggiatore è poi tornato sul momento incriminato, qualche settimana prima del Giro d’Italia 2022: «Miguel Ángel mi ha chiamato e mi ha detto che mi avrebbe mandato dei “supplementi” che io poi avrei dovuto portare al Giro. Lì per lì non ho avuto niente da ridire. È normale che un corridore, quando è lontano da casa, mandi a me qualcosa da portare poi alle corse, tipo gel o simili. Non ci ho fatto molta attenzione. Poi, il giorno prima di partire per l’Ungheria, al momento di fare la valigia mi sono accorto che erano fiale, e le ho subito buttate. Ripensandoci oggi, credo che López e il dottor Maynar mi abbiano teso una trappola».

Belda ha poi continuato: «Non sapevo che fossero prodotti illegali, ma appena ho visto le fiale non ci ho pensato due volte a buttarle via. Solo dopo il Giro ho scoperto che contenevano menotropina. All’arrivo in Ungheria ho spiegato a López che avevo buttato quelle fiale. Lui mi ha detto che non era niente di illegale, ma comunque non ha troppo protestato. Che io sappia, comunque, Miguel Ángel non ha fatto nulla di illegale in quel periodo. Lavorava con Maynar preparando il Giro, ma non so altro».

Il massaggiatore ha poi rivelato che da molto non parla con López: «Quando la Guardia Civil mi ha avvisato che la sostanza contenuta nelle fiale era illegale, l’ho detto a Miguel Ángel, che da allora non mi ha più scritto né parlato. Mi ha subito accusato pubblicamente, dando la colpa a me più volte, sia con l’Astana che con il Team Medellín. Comunque, non so se abbia barato o no. Non davanti a me e non al Giro, ma per il resto non ne ho idea».