UAE, Matxin sulla stagione di Pogacar: «Farà ancora meglio dell’anno scorso. Puntiamo alla perfezione»

Pogacar
Tadej Pogacar due volte vincitore del Tour de France
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«Tadej farà ancora meglio dell’anno scorso, ne sono convinto», così ha esordito Matxin Joxean Fernandez, direttore sportivo della UAE Team Emirates ad AS. Lo spagnolo è fortemente convinto che il 2024 sarà un anno magico di Tadej Pogacar. Sul classe ’98 c’è grande attesa in quanto in questa stagione proverà per la prima volta in carriera l’accoppiata Giro-Tour e tutta la squadra è pronta a supportare lo sloveno alla caccia di un’impresa che manca dal 1998. L’ultimo a riuscirci fu il grande Marco Pantani.

Matxin ha poi continuato dicendo: «Lui è il nostro leader unico sia per il Giro che per il Tour (spegnendo così le voci che vedevano Adam Yates come possibile co-capitano per la Grand Boucle, ndr) e si merita questa fiducia da parte di tutto il team. Sappiamo che Tadej è una garanzia assoluta per il Tour, anche se quest’anno farà anche il Giro. Sciuramente non correrà tanto prima di andare in Italia e arriverà al Tour con 31 giorni di gara. Se bisognava provarci un anno, era questo. Penso che i rivali siano più importanti del percorso».

Il calendario della prima parte di stagione del 25enne della UAE Team Emirates vede solo quattro corse prima del Giro d’Italia. Pogacar farà il suo esordio stagionale alla Strade Bianche (il 2 marzo) e poi correrà due Monumento come la Milano–Sanremo (il 16 marzo) e la Liegi-Bastogne-Liegi (il 21 aprile). La Volta a Catalunya (dal 18 al 24 marzo), sarà invece l’unica corsa a tappe. Niente Giro delle Fiandre, classica di cui detiene lo scettro dopo la bellissima vittoria dello scorso anno, o altre classiche fiamminghe.

Il ds spagnolo ha spiegato anche come la squadra ha deciso di organizzare questi primi due mesi di corse “senza Pogacar”, impegnato nel suo primo ritiro in altura per il Giro: «Quest’anno abbiamo iniziato un po’ più tranquilli rispetto all’anno scorso perché l’idea era di non partire a tutto gas. Al Tour Down Under avevamo Jay Vine come capitano, ma è arrivata la sorpresa di Isaac del Toro e siamo molti soddisfatti del suo debutto nel WorldTour. L’idea è di avere una coppia di corridori che possono ambire alla vittoria per ogni gara. Ad esempio, ora alla Valenciana abbiamo Pavel Sivakov e Felix Großschartner e all’AlUlaTour Finn Fisher-Black e Rafał Majka. Poi all’Algarve avremo Marc Hirschi e João Almeida. Mentre inn Oman ancora Del Toro e Adam Yates…. tutto è strutturato».

L’UAE non si spaventa a scoprire le carte in anticipo. Anzi, Maxtin specifica come questo sia un punto di forza della squadra: «Svelo il blocco di corridori in anticipo perché abbiamo le idee chiare e questo ci permette di pensare già alle strategie da effettuare per rendere al massimo in ogni gara. Gli unici dubbi sorgeranno su possibili cambiamenti dovuti a cadute o malattie. Inoltre, se i corridori sanno in anticipo le gare che disputeranno, hanno la possibilità di organizzarsi anche mentalmente e concretamente per i ritiri in altura. Dobbiamo parlare chiaro con i corridori e dire loro cosa ci si aspetta da ciascuno».

Il ds della UAE chiude l’intervista con uno slogan d’impatto: «Vedo una grande mentalità vincente in squadra, accompagnata da una buona sintonia. Abbiamo grandi individualità in squadra e se tutti riescono a lavorare insieme pensando in modo collettivo… possiamo puntare alla perfezione».