Caso Uijtdebroeks, i team manager di Cofidis e Soudal si scagliano contro la Jumbo

UIjtdebroeks
Cian UIjtdebroeks al Tour of the Alps (Credits: Sprint Cycling Agency/Bettini Photo)
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È ancora bufera sul caso Uijtdebroeks. Da una parte c’è la Jumbo-Visma, Cian e l’agenzia A&J All Sports che sostengono che il contratto con la “vecchia” squadra sia cessato il primo dicembre 2023 (può mai trattarsi di un grande malinteso? Pare impossibile che a quei livelli ci sia confusione sulla data di scadenza di un contratto). Dall’altra c’è la Bora-hansgrohe e i team manager di Cofidis e Soudal che sostengono che l’atleta dovrebbe rimanere in squadra fino a scadenza, e cioè fino al 31 dicembre 2024.

Dalla parte della squadra tedesca, quindi, si sono schierati anche Cedric Vasseur (Cofidis) e Patrick Lefevere (Soudal-Quick Step). Il primo, su X, non ha esitato a rispondere a tono al team manager di Jumbo-Visma Richard Plugge. «Cosa ha fatto stavolta il presidente dell’AIGP? (Associazione Internazionale Gruppi Professionisti del Ciclismo di cui Plugge ne è presidente, ndr) Devi rispettare le regole e dimetterti immediatamente! Vattene».

Lefevere, invece, nonostante abbia preso le parti della Bora-hansgrohe, non ha potuto fare a meno di dire qualcosa anche a Ralph Denk (team manager di Bora). Ricorda così: «Il 21 gennaio 2021 ho avuto un incontro con Ralph a Bruxelles. Eravamo d’accordo che avrebbe aspettato fino al 31 marzo per fare un’offerta a Remco Evenepoel, se non mi fossi assicurato il futuro della squadra entro quella data. L’8 marzo ha inviato un’offerta scritta al padre di Remco. Quindi, per favore, non venga a piangere adesso». E poi nei riguardi di Uijtdebroeks ha detto: «Credo che Cian Uijtdebroeks abbia un accordo fino alla fine del 2024. Ha assunto un agente e conosceva la situazione. L’UCI deve attenersi alle proprie regole. Solo se tre parti sono d’accordo può avvenire un trasferimento, con il permesso dell’UCI».