Verona sull’addio alla Movistar: «Sono stati 5 anni bellissimi, peccato per il finale»

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Carlos Verona alla sua prima vittoria da protagonista nella settima tappa del Giro del Delfinato 2022 (foto: A.S.O./Demouveaux)
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Nel 2024 Carlos Verona non vestirà più la maglia della Movistar, team spagnolo con cui ha corso le ultime 5 stagioni, ma con quella della Lidl-Trek. Dal prossimo anno, infatti, il 31enne madrileno passerà alla squadra americana, per la quale ha firmato un contratto biennale che lo legherà al team fino al 2025. Verona si è detto molto motivato da questa nuova avventura e ci ha tenuto a ringraziare la sua ormai vecchia squadra, lasciata però con qualche rimpianto di troppo negli ultimi mesi.

«Quest’anno volevo un calendario diverso dal solito. Quindi ho chiesto alla Movistar di andare al Giro d’Italia e la squadra me l’ha concesso, ma non sono riuscito ad andare oltre a un 5° posto. Da lì volevo prepararmi per il Tour de France, ma alla fine Eusebio Unzué mi ha detto che non mi avrebbero portato. A quel punto ho provato a preparare la Vuelta a España, ma per via di un problema cervicale la squadra ha preferito lasciarmi a casa. Per questo se dovessi tracciare un bilancio finale della mia stagione gli darei un 5 come voto», così si è espresso l’iberico a Marca.

Qualcuno aveva detto che la mancata presenza di Verona alla Vuelta, in realtà, era stato un torto che il team ha voluto fare al ragazzo per la scelta del corridore di non rinnovare. Ma lo stesso 31enne non è d’accordo su quanto è stato detto: «È stata una situazione che ovviamente mi ha fatto arrabbiare, ma non è stata una punizione per aver scelto di andare in un’altra squadra. Non stavo bene. Alla fine, quelli in Movistar sono stati cinque anni molto belli e di certo non posso spendere brutte parole per Unzué. Il finale purtroppo non è stato quello che avrei voluto, ma evidentemente era destino che non andassi a quelle gare».

Il classe ’92 ha già la testa sulla nuova avventura con la Lidl-Trek: «Fin dall’inizio era una delle squadre che preferivo e già a febbraio avevamo parlato. Ma in quel momento non c’era ancora il nuovo sponsor, che ha cambiato le carte in tavola. Con il nuovo gruppo ho appena passato qualche giorno negli Stati Uniti, posso dire che hanno chiaro l’obiettivo di prendersi il primo posto nella classifica a squadre UCI e io penso di poter fare molto per aiutarli. Avrò compiti da gregario, ma anche delle opportunità e penso di poter fare un ulteriore passo in avanti».