Nairo Quintana: «Con la Movistar torno a sognare, posso ancora essere utile alla squadra»

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Nairo Quintana, in maglia Movistar, all'arrivo della sesta tappa del Giro di Svizzera 2018 (foto: Yuzuru Sunada)
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Torna con altri obiettivi, come se fosse un corridore diverso, ma per lui è comunque vittoria. Dopo un anno che per i ciclisti può essere definito “da incubo”, nell’oblio di non sapere le proprie sorti e aver paura di terminare una bella e fruttuosa carriera, ci pensa la Movistar a salvare un’altra stagione di Nairo Quintana.

Insieme hanno già collaborato nel passato, poi ci sono state tre stagioni con l’Arkea-Samsic e dopo il nulla. Tornando nella squadra spagnola con cui ha ottenuto i risultati migliori della sua carriera, Quintana ha ritrovato l’energia giusta: «Torno a sognare. Credo che posso fare ancora buone cose e di poter essere ancora utile alla squadra. Sono stato lontano quattro anni ma sono di nuovo qui, pronto a vivere grandi momenti assieme al team e pensando a un grande futuro assieme».

Con la Movistar ha vinto il Giro d’Italia 2014 e la Vuelta di Spagna nel 2016, per questo crede che tornare a correre con loro gli possa ridare valore. «Questo è il miglior scenario possibile, con la possibilità di fare di nuovo grandi cose. Voglio essere di esempio per la mia famiglia e per i miei figli. Per me questa è una nuova vittoria, me la vivo come molte delle corse che abbiamo vinto. Non ho mai smesso di lottare. Non so cosa ne pensi l’UCI, ora l’obiettivo è di iniziare questo nuovo ciclo nel miglior modo possibile. Mi riempie di orgoglio tornare alla Movistar. Abbiamo una squadra giovane e forte con la quale possiamo fare bene ed essere di supporto al leader della squadra, che è Enric Mas».