Spesso ci si chiede se alcuni corridori ritirati “precocemente” possano avere dei rimpianti o ripensamenti. Non è il caso certo di Tom Dumoulin, che ribadisce ancora una volta di aver fatto bene ad appendere la bicicletta al chiodo a 32 anni.
«Tra una vita normale e un’altra da ciclista professionista, sceglierei sempre quella del corridore. Ma sono felice di aver lasciato questo sport da giovane, è una bella sensazione perché si è sempre alla ricerca di questo quando le cose vanno bene. Ho semplicemente preteso troppo da me stesso, ho inseguito obiettivi e non guardavo mai al di là della mia bolla, solo alla gara successivo. Non mi divertivo nemmeno più».