Lefevere amaro su Bagioli: «Ora se ne va, ma non sempre ha giustificato lo stipendio elevato»

Andrea Bagioli sul podio della settima tappa della Volta Ciclista a Catalunya 2022 (foto: Press Zone Quick Step Alpha Vinyl/Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)
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Ieri mattina, quindi alcune ore prima che Andrea Bagioli chiudesse al secondo posto l’edizione numero 117 del Lombardia, Patrick Lefevere non era stato gentilissimo nei suoi confronti sull’abituale colonna che il manager belga pubblica sull’Het Nieuwsblad. Dopo aver applaudito il successo di Van Wilder alla Tre Valli Varesine, Lefevere non aveva risparmiato la stoccata nei confronti di Bagioli.

​«Andrea è un bel corridore – aveva scritto – ha solo ventiquattro anni ed è indubbiamente un bel talento. Mi è piaciuta anche la sua vittoria al Gran Piemonte. Lascerà la Soudal per la Lidl-Trek, come ho già notato più volte in passato sono sicuro che avrà meno pressioni: nella nostra squadra, i primi a chiedere tanto a se stessi sono proprio i corridori. Tuttavia, nonostante un bel finale di stagione e tre vittorie in tre mesi, devo dire che Bagioli era arrivato da noi con grandi aspettative, godendo di uno stipendio elevato che non sempre ha giustificato».

Il ragazzo di Sondrio lascia la Soudal dopo quattro stagioni e sette vittorie, approdando alla Lidl-Trek proprio nel momento in cui sembra in grado di compiere quel salto di qualità che in molti attendevano da tempo. Che sia questo, l’aver perso un atleta in rampa di lancio, ad aver infastidito Lefevere?