Giro della Toscana, 100 anni dalla prima edizione: vinse l’eterno Girardengo

Girardengo
Costante Girardengo con la sua prima maglia tricolore
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Il Giro della Toscana, in programma oggi 13 settembre, festeggia i suoi cent’anni di vita. La prima edizione si corse il 16 agosto 1923 ed era valida come sesta prova del campionato italiano su strada. La distanza da percorrere era di ben 310 chilometri, partenza e arrivo a Firenze. Tante le salite da affrontare: San Casciano, Barberino Val d’Elsa, Poggibonsi, Volterra, Monte Quiesa, San Marcello Pistoiese e Le Piastre.

Partenza prima dell’alba (29 concorrenti), alle ore 5.30. Parte iniziale ad andatura moderata, pochi tentativi di fuga sempre controllati dal gruppo dei migliori. A Poggibonsi il gruppo di testa è formato da una trentina di corridori, ma altri rientrano in discesa. Solo salendo a Volterra la corsa si ravviva e sotto la spinta di Brunero il gruppo si sgrana. I migliori restano però nelle prime posizioni, da Girardengo ad Enrici, da Azzini a Gremo, Petiva e Sivocci. 

Alle 8.20, a Volterra, c’è la sosta per il controllo. Il primo a firmare è Brunero, ma i migliori restano tutti insieme. Andando verso il mare il caldo si fa torrido e le strade polverose. Al punto di controllo di Viareggio transitano per primi Aymo, Girardengo e Brunero. Poco dopo mezzogiorno inizia la breve ascesa al Monte Quiesa. Girardengo allunga, Brunero lo segue, ma nella discesa verso Lucca il plotone di testa si ricompone. Non si contano le forature.

La battaglia si accende finalmente dopo Bagni di Lucca. Si forma al comando un drappello formato da Brunero, Enrici, Gordini, Girardengo, Aymo. Gay, Azzini, Marchi e Dal Fiume. All’epoca il cambio non esisteva. Occorreva svitare i galletti e girare la ruota, invertendo così i due pignoni. Girardengo si ferma per quest’operazione e Aymo ne approfitta per attaccare. Lo seguono i soli Gay, Azzini, Marchi e Dal Fiume. Girardengo torna in sella ed insegue a qualche centinaio di metri. Aymo forza di nuovo, sembra poter fare il vuoto ma quando il suo vantaggio è già interessante è colto dai crampi, mette il piede a terra e si ritira. Intanto Girardengo è rientrato e cerca di allungare insieme a Brunero. Guadagnano qualche secondo di vantaggio ma a San Marcello Pistoiese il gruppo torna compatto. 

Girardengo è controllato, quando a Ponte Petri si ferma per girare di nuovo la ruota si scatena Brunero, ma Gira insieme a Gordini rientra. E sui tre alle Piastre piombano anche Gay e Azzini, autori di uno splendido inseguimento. Le difficoltà altimetriche sono terminate, il primo Giro di Toscana sembra doversi decidersi con una volata a cinque, ma a pochi chilometri dal traguardo Azzini, compagno di squadra di Gira, fora e perde contatto dai compagni di fuga. All’ingresso nel velodromo della Libertas Firenze, Girardengo prende il comando ma alla prima curva il suo tubolare posteriore si affloscia. Il campione piemontese non si perde d’animo, fa i miracoli per rimanere in equilibrio, i suoi avversari non si sono accorti dell’impasse. Vanno percorsi tre giri. Girardengo resta sempre in testa, nel rettilineo finale produce il massimo sforzo e vince con una ventina di centimetri su Gay, che precede nell’ordine Brunero e Gordini. A 44” Giuseppe Azzini, coglie il quinto posto. 

Ordine d’arrivo: 1. Girardengo Costante (Maino) km. 310 in 11h40’16”, media kmh 26,555; 2. Gay Federico (Atala); 3. Brunero Giovanni (Legnano); 4. Gordini Michele (Ganna); 5. Azzini Giuseppe (Maino) a 44”; 6. Linari a 2’00”; 7. Balestrieri; 8. Marchi a 4’44”; 9. Petiva a 11’04”; 10. Enrici a 14’44”; 11. Dal Fiume; 12. Romagnoli a 23’44”; 13. Dartardi a 34’44”; 14. Di Pietro; 15. Massaro. Partiti 29, arrivati 15.