PRESTIGIO / Le classifiche dopo il Friuli: Galimberti può far saltare il banco, che annata per la Biesse-Carrera

Galimberti
Francesco Galimberti sul gradino più alto del podio del Giro del Friuli davanti a Mosca e Geleijn (foto: Giro del Friuli)
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Dopo il successo al Giro del Friuli, Francesco Galimberti risale fino al secondo posto della classifica individuale e si candida per la vittoria finale. Le occasioni per provarci non gli mancheranno, sono in arrivo corse adatte alle sue caratteristiche: Freccia dei Vini, magari Ruota d’Oro e San Daniele, sicuramente il Piccolo Lombardia. Ha 51 punti, quattro in meno del leader, che rimane Davide Persico, attualmente impegnato al Tour of Britain con la Bingoal nei panni dello stagista. Considerando il percorso delle cinque gare rimaste, a conquistare il Prestigio sarà un corridore scattante e resistente: più Galimberti o Giacomo Villa (quarto a 49 punti), ad esempio, che Persico.

Galimberti e Villa che corrono entrambi nella Biesse-Carrera, attualmente terza tra le squadre. Impossibile riprendere la Colpack-Ballan, saldamente al comando con 284 punti, e difficile rimontare anche la Zalf, seconda con 178. Ma di sicuro la formazione diretta da Marco Milesi e Dario Nicoletti ha vissuto una grande stagione (vale la pena ricordare, anche se non validi ai fini del Prestigio poiché danese, i successi di Foldager a San Vendemiano e nell’ultima tappa del Giro). Galimberti ha conquistato il Friuli, Villa ha primeggiato al Piva chiudendo secondo a Poggiana e quarto all’italiano. Il giorno più bello, forse, quello della prima tappa dell’Avenir: Foldager primo, Villa secondo.

Per quanto riguarda il mondo delle non continental, complicato scalzare Mattia Pinazzi dalla prima posizione (32 punti). Avrebbe potuto riuscirci Matteo Regnanti (16 punti) senza il problema al ginocchio che lo ha penalizzato nella seconda parte della stagione, stesso discorso per Ludovico Crescioli (14 punti) che a Briga Novarese si è rotto il polso. Tra le squadre, invece, lotta ancora aperta tra la Arvedi (37 punti), la Hopplà (23 punti) e la Mastromarco (15 punti).