Ben Wiggins dopo l’argento mondiale: «Non paragonatemi a papà, vinco di più io»

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A sinistra Bradley Wiggins e a destra Ben Wiggins (foto: UCI Twitter)
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«La gente mi paragona sempre a mio padre. Ma se uno guarda bene i miei risultati da junior, rispetto a quando era junior lui, sono migliori i miei. Non è spavalderia, lo dice anche lui». Così ha esordito Ben Wiggins in una recente intervista al giornale britannico The Guardian. Il giovane talento non vuole paragoni con suo padre, anche perché non ha timore di considerare migliori i suoi risultati rispetto a quelli ottenuto del sua genitore alla stessa età.

Ben ha poi continuato dicendo: «Devo ammettere che per me è stato difficile l’inizio della scorsa stagione, perché nel mio primo anno non avevo ottenuto davvero nessun risultato di rilievo. Poi ho vinto il titolo europeo e una prova della Coppa delle Nazioni e anche mentalmente la situazione è cambiata. La cosa più importante per me è che ho vinto perché meritavo e non perché sono il figlio di qualcuno. Anche perché solamente quando ci riesci da solo, puoi farti un nome».

Il figlio d’arte di sir Bradley Wiggins, corridore capace tra le tante cose di vincere il Tour de France nel 2012, sta ottenendo interessanti risultati nella categoria juniores. Lo scorso anno Ben si è messo in mostra soprattutto nella pista, conquistando due medaglie (di cui una d’oro) agli Europei su pista juniores. In questa stagione, invece, oltre a confermarsi nel velodromo con altre tre medaglie europee (due argenti e un bronzo), sono arrivati i primi successi su strada. Il classe 2005, infatti, ha conquistato la sua prima vittoria nella categoria al Trophée Centre Morbihan, ma soprattutto ha chiuso al 2° posto la prova cronometro juniores ai recenti Mondiali di Glasgow.

Nonostante la giovane età il ragazzo è sicuro dei suoi mezzi e ha idee ben chiare per i suoi obiettivi a lungo termine: «Mi piacerebbe andare alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 e immagino che, come con la maggior parte dei corridori, mi concentrerò sulla strada. Anche se non voglio smettere di correre in pista e mi impegnerò per riuscire a fare entrambe le cose per i prossimi anni».