Edoardo Cipollini leone in Veneto: sua anche la prima tappa in linea

Edoardo Cipollini, 18 anni, spalanca le braccia sul traguardo di Vicenza (Photors)
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Edoardo Cipollini ci ha preso gusto. Dopo una prima parte di stagione condita da innumerevoli piazzamenti ma nessuna vittoria, il toscano – figlio di Cesare e nipote di Mario – diciottenne della Work Service si è definitivamente sbloccato al Giro del Veneto Juniores, indossando ieri la Maglia Rossa di leader dopo la cronosquadre inaugurale e vincendo oggi con autorità la prima tappa in linea, la Este-Vicenza di 106,5 km.

L’altimetria della tappa poteva suggerire un arrivo in volata a ranghi quasi compatti, invece il leggero saliscendi iniziale, ai piedi dei Colli Euganei, ha letteralmente spezzato il gruppo in vari tronconi. In particolare, è stato l’atteso Filippo Turconi (Bustese Olonia) a piazzare un affondo sul breve strappo di Quota 101 dopo 22 km di corsa, al quale hanno dovuto rispondere la Work Service e il leader Cipollini. Dopo la discesa e nel successivo falsopiano è venuto a crearsi un drappello di 22 atleti, ben rappresentato da tutte le squadre più forti, ovvero Work Service, con anche la Maglia Rossa, Borgo Molino-Vigna Fiorita, Team Giorgi e Team Tiepolo Udine.

Dietro il gruppone è andato pian piano ricompattandosi, senza tuttavia trovare l’accordo per andare a riprendere i 22, che nel frattempo hanno continuato a spingere a tutta. Il distacco è così salito rapidamente a 2’30”, risultando presto incolmabile per i corridori all’inseguimento. David Zanutta (Team Tiepolo Udine) si è aggiudicato il GPM di Teolo e Andrii Pidhainyi (Ukraine Cycling Academy) quello di Barbarano Vicentino, mentre Alberto Meneghelli (SC Padovani) è stato scelto come più combattivo di giornata e indosserà domani il numero rosso.

Nel finale, tra i 22 al comando, si è scatenata la bagarre, con diversi atleti che hanno provato ad evitare la quasi inevitabile volata, ma la Work Service (che piazzerà 3 corridori in Top 10) ha fatto buona guardia, seguendo e ricucendo sui tanti attacchi. Si è arrivati quindi allo sprint, con Cipollini che ha scelto il tempo giusto per partire e se li è messi tutti alle spalle.

“Giornata molto impegnativa, siamo stati per 90 km in avanscoperta ed era un continuo salire e scendere – racconta Cipollini, classe 2005 -. I miei compagni sono stati magistrali anche oggi, durante la tappa e poi in volata, che mi hanno tirato alla perfezione. Ci hanno attaccato, ce lo aspettavamo con i distacchi così risicati, ma non ci siamo fatti sorprendere. Dopo tanti piazzamenti è stata premiata la mia pazienza e la mia tenacia, ci tenevo molto a vincere, e per questo ringrazio i miei genitori e i miei allenatori. Abbiamo guadagnato un bel vantaggio su buona parte del gruppo, ma non possiamo stare tranquilli, ci aspettano altre due tappe davvero ostiche, in cui mi aspetto nuovi attacchi. Il Giro è ancora apertissimo”.