I campioni sono sempre più giovani: i vincitori dei titoli nazionali hanno in media 24 anni e mezzo

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Tadej Pogacar festeggia la vittoria del Tour de France 2020 (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Scorrendo i nomi dei nuovi campioni nazionali di tutto il mondo, la prima cosa che si nota è la loro età. Facendo un veloce calcolo, l’età media dei corridori che per un anno rappresenteranno il loro Stato nel mondo è di 24 anni e mezzo.

Incredibile quanto l’età dei giovani talenti sia notevolmente scesa rispetto agli anni scorsi. Questo trend infatti non è iniziato molto tempo fa. Probabilmente da quando nel 2019 un giovanissimo colombiano è arrivato in Francia e ha vinto il Tour de France a soli 22 anni: Egan Bernal è il suo nome. E non si è poi nascosto, perché due anni più tardi è riuscito a scrivere nel suo palmarès anche “Giro d’Italia”.

Era il 2019 anche quando è diventato professionista un certo Tadej Pogacar che dopo solo un anno ha vinto la Grande Boucle. Aveva, ancora per qualche mese, 21 anni. Anche lui non si è certo nascosto, l’ha vinta nuovamente nel 2021. Dopo soli 4 anni di professionismo, è il ciclista più forte e vincente dell’epoca moderna.

Per non parlare del campioncino belga, quel ragazzo del 2000 che fino a poco tempo fa faceva il calciatore e poi si è scoperto corridore a 17 anni. E che corridore. A 22 anni era già il campione del mondo. Remco Evenepoel ha vinto la maglia iridata prima ancora di quella nazionale (ottenuta domenica 25 giugno).

E così anche nel mondo i migliori talenti nazionali sono giovani. Hanno mediamente poco più che 24 anni. Età abbassata dal lituano Rokas Adomaitis (Tartu2024 Cycling Team) di appena 18 anni e alzata dal romeno Tvetcov Serghei (Denver Disruptors) di 34 anni. Noi italiani siamo a metà strada, con i 27 anni di Simone Velasco.