Tra le grandi sorprese di questo campionato italiano c’è sicuramente Filippo Magli. Primo anno tra i professionisti e una grinta da vendere che ha messo tutta sulle strade di Comano Terme, chiudendo quarto la prova tricolore.
Filippo, in fuga fin dall’inizio, dove hai trovato le energie per sprintare?
«Sinceramente non lo so neanche io. Sapevo di arrivare al campionato italiano con una buona condizione, ma non mi aspettavo certo di lottare con i migliori. Se ieri mi avessero detto che avrei chiuso quarto a un passo dal podio, mi sarei messo a ridere».
L’unico reduce della fuga iniziale.
«Una grande soddisfazione. Avevo il vantaggio, essendo davanti, di viaggiare regolare. Come caratteristiche soffro un po’ i cambi di ritmo. Però giro dopo giro sentivo che le gambe rimanevano sempre le stesse e dentro di me mi sono detto, “non devo mollare” anche se ero a tutta. Ho stretto i denti, peccato per il podio sfuggito davvero per un nulla».
Al primo anno hai corso il Giro e ora l’italiano, anche da protagonista. Non male per iniziare la tua carriera tra i grandi, non trovi?
«Al Giro ho sofferto, non lo nego. Però io sono una persona che lavora in silenzio, senza troppi reclami e la convocazione prima, insieme a questo tricolore, mi fanno capire che sono sulla strada giusta. Bisogna continuare così, testa bassa».
