Urska Zigart e il suo fidanzato sono campioni sloveni a cronometro

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Urska Zigart è la nuova campionessa slovena a cronometro: per l’atleta della Jayco AlUla, 26 anni, è il terzo titolo dopo quelli del 2020 e del 2022. Nello stesso giorno il suo fidanzato, 24 anni, ha vinto il titolo maschile: in 29’43 ha coperto i 15,7 km del percorso diventando campione sloveno per la terza volta in carriera. Dopo Lubiana 2019 e Pokljuka 2020, ecco di nuovo lui a Pokljuka 2023. Era la prima corsa di Pogacar dopo la frattura dello scafoide alla Liegi-Bastogne-Liegi e contemporaneamente la penultima prima del via del Tour, il prossimo 1° luglio nei Paesi Baschi. Tadej sarà infatti al via anche del campionato sloveno su strada, domenica.

Vi chiederete perché abbiamo definito Tadej Pogacar «il fidanzato di Urska Zigart» e cosa sia mai questa novità. Non siamo stati noi a farlo, in realtà, ma lui: Tadej Pogacar è un ottimo comunicatore, e voleva colpire al cuore. Per noi c’è riuscito. Anche perché i gesti valgono più di mille parole. I fatti: l’altro giorno, durante la terza tappa del Giro di Svizzera, Urska ha attaccato a 13 km dal traguardo ed è stata ripresa quando mancavano 100 metri da Eleonora Gasbarrini. Titoli dei giornali il giorno successivo: «La fidanzata di Pogacar ripresa a 100 metri dal traguardo». A Zigart è dispiaciuto non aver diritto neanche al nome dopo la bella azione che aveva fatto e la beffa finale, e sui social anche diverse commentatrici di ciclismo (donne, tutte donne) hanno protestato. «Siamo stanche di essere la fidanzata o la moglie di qualcuno, non può essere questa la prima cosa che ci definisce, prima addirittura del nostro nome».

Chi è arrivato in soccorso? Lui, il numero uno della classifica mondiale (maschile), il vincitore di due Tour de France, di un Fiandre, di una Liegi e di due Lombardia. Ieri, postando su Instagram un bel primo piano sorridente per dirci che sarebbe tornato ai campionati sloveni a cronometro, Tadej ha anche fatto il titolo al suo post: «Il fidanzato di Urska Zigart in Slovenia per la sua ultima corsa prima del Tour de France». Numero uno senza discussioni.