Tour de France 2023: i favoriti in ricognizione sul Puy-de-Dôme

Vingegaard e Pogacar insieme in discesa nella tappa del Peyragudes (foto: A.S.O./Charly Lopez)
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Ormai è una questione di giorni, poi inizierà la dura corsa che porterà i professionisti a girare in lungo e in largo la Francia. In lungo e in largo, ma anche in alto: tra le salite che caratterizzeranno il Tour de France 2023 spicca quella della nona frazione, che li porterà da Saint-Léonard-de-Noblat alla vetta del Puy-de-Dôme.

Normalmente chiusa al traffico, la salita ha accolto i corridori che si sfideranno per la maglia gialla. Gli organizzatori e le autorità locali hanno permesso a ciclisti come l’italiano Giulio Ciccone che ha vestito il simbolo del leader della classifica generale nel 2019, il colombiano Egan Bernal che l’ha vinta quell’anno, lo statunitense Matteo Jorgenson, il francese David Gaudu, l’australiano Ben O’Connor, e il danese Jonas Vingegaard che ha trionfato l’anno scorso, a provare il tratto finale della tappa numero nove.

Il 2 giugno, proprio in occasione di questa visita speciale su una delle cime del Massiccio Centrale, Egan Bernal ha detto «quassù Vingegaard e Pogacar si divertiranno». Ed è proprio Vingegaard ad apprezzare questa vetta vulcanica dicendo al Journal La Montagne «è allo stesso tempo durissima e bellissima, sarà una giornata impegnativa».

È bello ricordare che l’ultima volta che una tappa del Tour si era conclusa sul Puy-de-Dôme (1988), a trionfare era stato un certo Johnny Weltz di nazionalità danese. Chi lo sa se questo non sia un arrivo che attira corridori dalla Danimarca e a distanza di 35 anni non vinca Vingegaard.