GIRO D’ITALIA 2023 / 19ª tappa: Buitrago in festa sulle Tre Cime di Lavaredo. Roglic strappa tre secondi a Thomas

Santiago Buitrago vince la 19ª tappa del Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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Santiago Buitrago, le Tre Cime di Lavaredo sono tue! In fuga fin dall’inizio della diciannovesima tappa del Giro d’Italia, il colombiano si è andato a prendere una vittoria spettacolare lì dove Nibali vinse nel 2013. Ancora una seconda posizione per Derek Gee, la quarta in questa edizione della corsa rosa. Terzo Magnus Cort Nielsen della EF Education-EasyPost.

Si scatena poi la sfida per la maglia rosa con Primoz Roglic che negli ultimi trecento metri è riuscito a rientrare su Geraint Thomas che ha provato l’attacco, strappandogli anche tre secondi al traguardo. Paga Joao Almeida staccato 23″ dallo sloveno, mentre Damiano Caruso scavalca nuovamente Eddie Dunbar in classifica generale, chiudendo la tappa insieme al portoghese.

La situazione? Thomas dovrà difendere nella cronoscalata di domani solo 26″ su Roglic e 59″ su Almeida. Caruso, quarto, è a 4’11” con alle sue spalle Eddie Dunbar a 42″ da lui.

Ordine d’arrivo

Giro d’Italia: classifica generale

17.24: Accelerazione di Roglic! Almeida e Thomas sulla ruota. Rientrano in un secondo momento Arensman e Caruso.

17.22 (-1 km): Si stacca Dunbar! Almeida in testa al gruppetto maglia rosa.

17.20 (-1,5 km): Buitrago è rientrato e ha saltato Gee, involandosi verso il traguardo! Nel gruppetto maglia rosa perdono contatto Leknessund, Kamna e Van Wilder.

17.16 (-2 km): Buitrago sta provando a rientrare su Gee.

17.12 (-3 km): Ancora Gee in testa! La Ineos con Arensman fa il ritmo.

17.10 (-4 km): Prova ad aumentare il ritmo Caruso con Zana alla sua ruota, ma subito stoppati.

17.09 (-5 km): Gee ha ancora 7″ su Buitrago e 13″ su Hepburn. Ora nel gruppo maglia rosa si muove anche la Jumbo-Visma.

17.03 (-7 km): Si avvantaggia Gee. Inseguitori a poco più di 10″ e gruppo a 3’58”.

Quinta ora di corsa!

16.55 (-13 km): Roglic ha ancora tre compagni, Thomas ne ha due, mentre Almeida uno solo.

16.50 (-14 km): Sempre la Ineos in testa al gruppo a fare l’andatura.

16.45 (-16 km): Cort Nielsen, Hepburn, Gee e Buitrago hanno scavalcato Warbasse.

16.42 (-17 km): Buitrago prova a rientrare da solo su Warbasse.

16.38 (-18 km): Attenzione perché Warbasse ha 43″ di vantaggio.

16.34 (-20 km): Allungo di Warbasse che prova ad anticipare.

16.29 (-22 km): Anche Gabburo, Warbasse, Oldani e Konrad rientrano sui sette proprio all’inizio della salita del Passo Tre Croci.

16.20 (-29 km): Sul gruppo di testa rientrano anche Cort Nielsen, Prudhomme e Pronskiy. Quindi ora sono in 7 con anche Gee, Verona, Hepburn e Buitrago.

16.14 (-33 km): Anche con il gruppo maglia rosa siamo quasi al Gpm. Calma piatta.

16.06 (-40 km): Ci prova Hepburn! Buitrago piomba alla sua ruota con Gee e Verona.

16.01 (-41 km): Il gruppo maglia rosa (o quel che ne resta) ha 7’25” sulla testa della corsa.

Quarta ora di corsa!

15.53 (-43 km): Buitrago, Cort, Gee e Hepburn rientrano su Verona.

15.45 (-46 km): Accelerazione di Carlos Verona!

15.35 (-48 km): Con la testa della corsa siamo all’imbocco del Passo Giau, salita di 9,8 chilometri al 9,3%.

15.25 (-53 km): Anche la UAE Team Emirates ora a fare l’andatura, Almeida vuole fare sul serio.

15.15 (-63 km): Rojas rientra in discesa.

15.07 (-70 km): Gee si prende i 40 punti del Gpm, poi Gabburo e Bais. La maglia azzurra di Pinot però sembra salda con 227 punti, Gee ne ha ora 112.

15.04 (-71 km): C’è sempre la Ineos-Grenadiers a fare l’andatura, ma non è un ritmo molto elevato. Il vantaggio degli attaccanti (dove si è staccato anche Rojas) è ora di 8 minuti.

Terza ora di corsa al Giro d’Italia!

14.57 (-73 km): Si stacca Stojnic dal gruppo di testa.

14.48 (-75 km): Verona è costretto a ricorrere alle cure dei medici: è ferito all’anca destra e al gomito.

14.46 (-76 km): Comincia la seconda metà della salita di Valparola.

14.44 (-76 km): Carlos Verona tamponato dall’ammiraglia Ag2R: per fortuna è prontamente risalito in bici.

14.41 (-77 km): Il gruppo maglia rosa insegue a 7’30”. Ricordiamo che Roglic ha 29″ da Thomas, e a 39″ dalla maglia rosa c’è Almeida.

14.39 (-78 km): Ricordiamo i 15 in fuga: Mattia Bais (Eolo Kometa), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Michael Hepburn (Jayco AlUla), Stefano Oldani (Alpecin Deceuninck), Davide Gabburo (Green Project Bardiani Csf Faizanè), Vadim Pronskiy (Astana), Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), Magnus Cort Nielsen (EF), Veljko Stojnic (Corratec Selle Italia), Derek Gee (Israel Premier Tech), Larry Warbasse, Alex Baudin e Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen), Josè Rojas e Carlos Verona (Movistar).

14.37 (-79 km): Il prossimo Gpm di giornata è al Passo Valparola: la salita è lunga 14,1 km con una pendenza media del 5,6%.

80 chilometri all’arrivo!

14.33 (-81 km): A Longarone, alla partenza, Davide Bernardini ha parlato anche con Damiano Caruso. Ecco che cosa gli ha detto il corridore siciliano della Bahrain Victorious http://urly.it/3vfjh

14.30 (-82 km): I fuggitivi hanno adesso 6’30” sul gruppo dei migliori.

14.26 (-84 km): Intanto si parla ancora del tappone di ieri e della favolosa vittoria di Filippo Zana. Davide Bernardini è andato a farsi raccontare il campione italiano da Roberto Reverberi http://urly.it/3vfj6

14.19 (-90 km): Al Gpm del Passo Campolongo primo Gabburo davanti a Mattia Bais e a Derek Gee.

14.14 (-94 km): In questo momento c’è calma piatta in gruppo, che infatti scivola a 5’35” dalla fuga.

14.12 (-96 km): Vi proponiamo una storia curiosa, che riguarda Tao Geoghegan Hart, uno dei due capitani della Ineos. Il londinese, caduto nella tappa di Tortona, è ancora in ospedale a Genova dopo l’intervento che ha ridotto le fratture all’anca. E sta seguendo i suoi compagni al Giro http://urly.it/3vfhp

14.09 (-96 km): Siamo sulla prima salita di giornata, quella di Campolongo: 3,9 km al 7% di pendenza media.

14.07 (-97 km): Ora il gruppo della maglia rosa Geraint Thomas, che ieri ha festeggiato 37 anni, ha 5′ dai 15 fuggitivi. Comincia la fase complicata, diciamo così, di questo tappone: 5 Gpm, di cui 3 di prima categoria.

14.02 (-100 km): Gli scatti di Ben Haely, soprattutto il secondo, hanno fatto arrabbiare non poco le squadre degli uomini di classifica.

Seconda ora di corsa al Giro d’Italia!

13.46 (-109 km): All’attacco ci sono quindici corridori. Si sono uniti anche Hepburn e Oldani.

13.35 (-111 km): Bais, Verona e Rojas sono a una trentina di secondi dal primo gruppo.

13.22 (-119 km): Rientra anche Buitrago.

13.11 (-125 km): Baudin, Prodhomme, Warbasse, Pronskiy, Konrad, Cort, Gabburo, Stojnic e Gee hanno un leggero vantaggio.

Prima ora di corsa al Giro d’Italia!

12.56 (-136 km): Escono altri contrattaccanti dal gruppo maglia rosa. Ma la fuga sembra tutt’altro che accettata dai big.

12.54 (-137 km): Ai 4 fuggitivi si aggiunge un quinto uomo, un corridore della EF: Magnus Cort Nielsen. Ma il gruppo è lì.

12.52 (-139 km): Tantissima gente anche oggi sulla strada del Giro. Cresce la percentuale di tifosi sloveni, che domani sul Lussari daranno il massimo per Primoz Roglic.

12.50 (-140 km): Non di sole salite si parlava alla partenza. La Eolo-Kometa è alla ricerca di un nuovo main sponsor, leggete il comunicato di Alberto e Fran Contador e di Ivan Basso http://urly.it/3vfd9

12.47 (-143 km): Prima che la strada cominci a salire, vi consigliamo di ripassare il menu di oggi nel consueto pezzo di Alberto Ferraris sulle salite che ci aspettano. Da brividi http://urly.it/3vfd5

12.45 (-144 km): Sui due al comando si sono portati un indomito Derek Gee e Baudin. Mentre continuano gli attacchi.

12.42 (-147 km): Non va la fuga: il gruppo va a fiammate, ancora una decina di secondi e avrà preso i due fuggiaschi.

12.40 (-148 km): Il 25 maggio 2013, dieci anni fa e un giorno, le Tre Cime vinte nella bufera di neve da un corridore in rosa… Un video che non potete perdervi è quello realizzato da Luca Neri con Vincenzo Nibali che parla di quel Giro e di questo http://urly.it/3vfc-

150 chilometri all’arrivo del Giro d’Italia

12.37 (-150 km): Alla partenza di Longarone abbiamo parlato con Matteo Tosatto per capire come sta la maglia rosa Geraint Thomas. Ascoltate le parole del direttore sportivo italiano della Ineos Grenadiers http://urly.it/3vfcx

12.34 (-153 km): Tanti tentativi (per ora niente di più) di uscire dal gruppo, mentre Stojnic e Warbasse hanno una ventina di secondi di vantaggio.

12.31 (-155 km): Giada Borgato sta seguendo il Giro in moto per la Rai, oggi ha raccontato al nostro Luca Neri qualche retroscena della corsa http://urly.it/3vfcg

12.28 (-158 km): Non è partito Hugh Carthy, il nostro Alberto Ferraris ci comunica che in corsa sono rimasti 125 corridori.

12.19 (-166 km): Sole e sereno per questo inizio di tappa mentre il gruppo attraversa Belluno. Ma sarà una giornata dura, su questo non ci sono dubbi.

12.12 (-171 km): È ancora quella fase della tappa in cui si susseguono gli scatti, tutti tentativi di prendere la fuga buona. Intanto è Thibaut Pinot il più combattivo del tappone di ieri. A lui il numero rosso, a Filippo Zana la vittoria di tappa.

12.10 (-172 km): Dopo i primi 6 km hanno allungato in due: Veljko Stojnic (Corratec Selle Italia) e Larry Warbasse (Ag2r Citroen), che hanno 25″ sul gruppo.

11.59: VIA! VIA! PARTITI!!!

11.30: Molto interessante anche la sfida per la maglia azzurra. Pinot guida la classifica 227 punti, Healy segue a 164 poi Bais a 144.

11.15: La classifica generale.

1 THOMAS GeraintINEOS Grenadiers76:25:51
2 ROGLIČ PrimožJumbo-Visma0:29
3 ALMEIDA JoãoUAE Team Emirates0:39
4 DUNBAR EddieTeam Jayco AlUla3:39
5 CARUSO DamianoBahrain – Victorious3:51
6 KÄMNA LennardBORA – hansgrohe4:27
7 PINOT ThibautGroupama – FDJ4:43
8 LEKNESSUND AndreasTeam DSM4:47
9 ARENSMAN ThymenINEOS Grenadiers4:53
10 DE PLUS LaurensINEOS Grenadiers5:52

11.00: Il via ufficiale sarà dato alle 11.50.

Il live della 19ª tappa del Giro d’Italia

Tappone Dolomitico al Giro d’Italia con cinque salite in successione senza tratti di respiro. Dopo la partenza e la risalita della valle del Cordevole (si passa per Belluno, Agordo e Alleghe) si scalano i passi di Campolongo, Valparola, Giau e Tre Croci prima della salita finale al Rifugio Auronzo. Le strade sono tutte in ottimo stato abbastanza larghe e presentano nella prima parte un paio di gallerie ben illuminate. Si affrontano salite caratterizzate da numerosi tornanti e discese mediamente veloci e impegnative.

Salita finale molto dura. Primi 1.5 km con pendenze fino al 18%, falsopiano al Lago di Antorno e discesa veloce fino ai 4 km dall’arrivo (si attraversa, al termine della discesa, la barriera di pedaggio: strettoia). Ultimi 4 km attorno al 12% con punte massime del 18% nel finale. Linea di arrivo su rettilineo in asfalto di 400 m largo 7 m di pendenza 12.5%.

I favoriti

I favoriti per la vittoria della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2023 non possono che essere innanzitutto loro: gli uomini che lottano per alzare il Trofeo Senza Fine a Roma. Il duello, andato in scena ieri, tra Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), la maglia rosa, è destinato a ripetersi. Lo sloveno sembra avere qualcosa in più, ha lanciato lui l’iniziativa e sarà facile rivederlo all’attacco anche oggi. L’ultima possibilità prima della battaglia contro il cronometro di domani. Riuscirà a resistere Joao Almeida (UAE Team Emirates)? O proverà a consolidare la terza piazza?

Dopo il podio provvisorio della generale, i corridori ad essere maggiormente indiziati per la vittoria di tappa odierna sono gli eventualii fuggitivi. Vorrà riprovarci ancora Thibaut Pinot (Groupama-FDJ)? Il francese finora ha sempre trovato qualcuno più forte di lui, collezionando due secondi posti. Come potremmo ritrovare all’attacco il fresco vincitore di ieri Filippo Zana (Jayco AlUla), insieme agli scalatori più in forma di questa corsa rosa: Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen), Einer Rubio (Movistar), Warren Barguil (Arkea Samsic), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), Lennard Kämna (Bora-hansgrohe).

Giro d’Italia 2023, 19ª tappa: le città

Il Comune di Longarone (Longarón, nome in dialetto veneto e in ladino) si colloca nel punto in cui si incontrano la valle del Piave, la Val Zoldana, le porte del Cadore e la Val Cellina (Friuli Venezia Giulia). La storia di Longarone affonda le sue radici già in epoca romana ed oggi il Comune è il risultato dalla fusione nel 2014 dei preesistenti comuni di Longarone e Castellavazzo.

Auronzo e Misurina si trovano nel sistema delle Dolomiti Settentrionali, con i suoi 78.767 ettari di estensione (53.586 di area cuore e 25.181 di area tampone) l’area più estesa tra le nove che costituiscono le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità.

Fanno parte del sistema, condiviso dalle province di Belluno e Bolzano, e delimitato dalle valli Pusteria, di Sesto, Badia, di San Cassiano, del Boite e del Piave, alcuni dei gruppi più celebri delle Alpi: dalle Tre Cime di Lavaredo ai Cadini di Misurina, dal Sorapìss al Monte Cristallo, dalle Marmarole all’Antelao, dalla Croda dei Toni al Popera.