GIRO D’ITALIA 2023 / Roglic: «Paura per altri contagi, bisognerà stare attenti. Con Evenepoel prenderemo una birra dopo Roma»

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Primoz Roglic alla Tirreno-Adriatico 2023, dove ha vinto tre tappe e la classifica generale (foto: LaPresse)
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Non parte sotto i migliori auspici il Giro d’Italia di Primoz Roglic. Dopo Foss e Gesink, anche Van Emden non sarà al fianco dello sloveno per le tre settimane di corsa per una positività al Covid, situazione che costringe la Jumbo-Visma a prendere delle misure di sicurezza avanzate per contrastare altri possibili contagi.

«Dovremo stare molto attenti – ha spiegato Roglic nella tradizionale conferenza stampa che anticipa la Grande PartenzaSembra di essere tornati a qualche anno fa, quando il Covid faceva paura. Torniamo ad usare la mascherina quando siamo in pubblico e ad attuare alcuni accorgimenti per restare lontani dal virus. Speriamo vada tutto bene».

Il cambio forzato di tre pedine importantissime non preoccupa però lo sloveno che ha totale fiducia nei suoi compagni. «I nuovi hanno lavorato in questi mesi per farsi trovare pronti in caso di convocazione, quindi non arrivano in scarsa condizione, tutt’altro! L’obiettivo non cambia, vogliamo la maglia rosa e correremo per conquistarla».

La calma olimpica di Roglic è davvero invidiabile, un favorito alla maglia rosa certo non sarebbe così tranquillo quando tre compagni sono costretti ad abbandonare ancora prima di iniziare. «Non è quello che desideravo, è ovvio. Ma siamo qui per cercare soluzioni. Farsi prendere dal panico non ha senso».

Un corridore completamente diverso rispetto al passato, più rilassato e consapevole dei propri mezzi. «Sono come il vino: più invecchio, più miglioro. Con il tempo sono diventato più saggio e con più esperienza. Sono queste le mie qualità maggiori».

Ma basteranno per battere Evenepoel? «È in super forma, basta guardare cosa ha fatto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Noi cercheremo di rendergli la vita il più difficile possibile, poi a Roma vedremo chi l’ha spuntata. Ma attenzione, non è una lotta solo tra a me e lui come voi giornalisti volete vedere. Ci sono tanti campioni qui».

Nonostante questo, è chiaro che Remco sia il rivale numero uno. Roglic lo sa bene. «Devo solo mettere le mie ruote davanti alle sue ogni giorni. Quella è l’unica tattica che posso adottare. Se la cronometro finale mi evoca brutti ricordi? No. Sono passati quasi tre anni, penso ad altro ora».

Remco contro Primoz, tutto è pronto per la grande sfida. Ma i due andranno a prendere una birra insieme dopo il Giro? «Sì, perché no», ha chiuso Roglic.