Magli: «Ho iniziato a buttarmi nelle fughe e un altro anno tra gli Under 23 non mi farebbe male»

Lorenzo Magli
Lorenzo Magli, corridore della Mastromarco, durante un allenamento invernale (credito: Simona Bernardini)
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Dopo un anno di gavetta, la scorsa stagione tra gli Under 23 di Lorenzo Magli si è rivelata molto positiva. Per il corridore della Mastromarco si è trattato di un crescendo di emozioni, concluso con ben quattro successi. Quest’anno però, a causa di vari problemi fisici e non, il classe 2002 sta faticando a replicare le buone prestazioni fatte vedere nella passata stagione.

Lorenzo, come mai non stai riuscendo a trovare i risultati raccolti l’anno scorso?

«Purtroppo questa prima parte di stagione non è stata molto fortunata per me. Tra problemi meccanici e fisici, in diverse gare non ho ottenuto i risultati che speravo di ottenere. Nel mese di aprile ho finalmente iniziato a raccogliere qualche piazzamento di rilievo e da allora sto avendo sensazioni migliori man mano che passano le giornate. La gamba sta iniziando a girare e mi sento meglio. Per questo rimango fiducioso e convinto che nel resto della stagione possa ancora levarmi tante soddisfazioni».

Proprio ad aprile hai fatto il tuo miglior risultato di questi primi mesi, ossia il secondo posto a Poggio alla Cavalla. Cosa ti è mancato per vincere in quell’occasione? Hai qualche rimpianto?

«Nella specifica corsa non penso di aver sbagliato nulla, io ho dato il massimo e fatto tutto bene. Semplicemente il vincitore è stato più forte. Ma proprio quella gara mi ha dimostrato e fatto capire che la condizione stava migliorando e, se non mi capitano altri intoppi, presto potrei tornare anche al successo».

Siamo a poche settimane dal Giro Next Gen, dove l’anno scorso hai raccolto un quinto posto nella tappa di apertura. Che obiettivi hai per questa edizione?

«L’obiettivo minimo è quello di fare almeno un bel piazzamento in qualche tappa. Però non nego di puntare a fare anche qualcosa di più. Sicuramente in volata avrò le mie occasioni, ma proverò anche ad andare in fuga nelle frazioni più mosse. Ovviamente la speranza è quella d’indovinarne almeno una che possa arrivare al traguardo e dove io possa giocarmi le mie chance nel finale. In questa stagione sto provando sempre più spesso ad entrare nelle fughe, soprattutto in corse dove si sa già che l’arrivo non sarà in volata».

Magli
Lorenzo Magli al Giro d’Italia Under 23

Quindi ti stai testando nel ruolo di battitore libero come ha fatto tuo fratello Filippo, che proprio qualche giorno fa abbiamo visto in fuga nel Giro d’Italia dei professionisti?

«Sì, esatto. L’idea è proprio quella di cercare di diventare un corridore capace di giocarsi le proprie carte in vari modi. Filippo è stato molto bravo e ha lavorato tanto su questo nell’ultimo periodo. Io, come lui, quest’anno sto provando a specializzarmi come attaccante e spero di riuscire a centrare la fuga giusta al Giro».

Tuo fratello fino allo scorso anno correva con te alla Mastromarco, ma quest’anno è passato tra i professionisti con la Green Project-Bardiani. Com’è adesso il vostro rapporto? Vi sentite spesso? Ti racconta com’è correre tra i professionisti?

«Ora che siamo più grandi e siamo stati anche compagni di squadra, il nostro rapporto è migliore rispetto a quando eravamo piccoli. Negli ultimi mesi lo vedo poco perché non è mai a casa, è sempre in giro per il mondo tra corse, allenamenti e ritiri. Però ci sentiamo ogni due o tre giorni e mi racconta tutto. Il professionismo è un sogno comune, quindi per lui è bello condividerlo e a me fa piacere esser reso partecipe di questa sua esperienza».

Qualche suggerimento te l’ha già dato?

«Sì, soprattutto per quanto riguardo l’alimentazione mi ha spiegato come migliorare e cosa cambiare per poter rendere meglio in corsa».

Quindi si può dire che il percorso che sta facendo tuo fratello è per te uno stimolo?

«Assolutamente. Sia lui che il suo compagno Marcellusi, con cui ho corso al mio primo anno tra i dilettanti, sono un punto di riferimento per me e un esempio di come questa squadra sia quella giusta per emergere e arrivare nella categoria superiore».

Lorenzo Magli
Foto di inizio stagione di Lorenzo Magli, classe 2002 (credito: Simona Bernardini)

A tal proposito dal tuo team sono usciti anche corridori di spessore come Bettiol e Nibali, i quali sono rimasti molto affezionati alla squadra. Tu li hai mai incontrati? Capita mai che vengono a vedervi?

«Sì, loro sono rimasti entrambi molto legati alla Mastromarco. Bettiol soprattutto passa spesso a salutare e a fare qualche sgambata con noi quando torna a casa sua in Toscana. Ma anche lo stesso Nibali quando può si fa sentire. Bisogna dire che sono tutti e due figure molto presenti nell’ambiente e fa sempre piacere ricordare di condividere con questi grandi corridori il team da cui sono partiti».

Tornando a te, dicevi che nasci come velocista, ma che appunto ti stai riscoprendo in altri ruoli e che ti piacerebbe anche provare le classiche del Nord.

«Beh sì, tra i dilettanti non le ho ancora mai corse, ma mi affascinano molto. Purtroppo non sono un corridore adatto per gare troppe dure come una Roubaix o un Fiandre, anche se ovviamente mi piacerebbe farle. Però magari quelli di una Gand o di una De Panne sono percorsi in cui potrei dire la mia e che vorrei provare già tra i dilettanti, con la speranza chissà un giorno di correrle anche tra i professionisti».

Hai già avuto qualche contatto con squadre professionistiche?

«No. A livello di contatti ancora nulla, però è quello a cui ambisco. Sicuramente c’è ancora tempo per ricevere degli inviti per qualche ritiro o camp estivo, mi piacerebbe mettermi alla prova. In ottica futura, per ora, sono dell’idea di fare un quarto anno tra gli Under 23, anche perché non ho ancora avuto nessuna proposta e penso che un altro anno qui possa solo farmi bene e mi permetta di migliorare ancora. Però certo, se in estate dovesse arrivare un’offerta da quel mondo lì passerei anche subito tra i professionisti».