GIRO D’ITALIA 2023 / De Marchi: «Più dell’80 per cento del gruppo era d’accordo sul modificare la tappa»

De Marchi
Alessandro De Marchi in azione a Scandiano nella tappa del Giro d'Italia (foto: LaPresse)
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Alessandro De Marchi (37 anni oggi, auguri) racconta cos’è successo in partenza oggi a Borgofranco d’Ivrea.
«Abbiamo sorpassato il chilometro zero per onorare, da prassi, il pubblico presente al via. Adesso siamo in viaggio verso Verbier, da dove ripartiremo».

Alessandro, chi dei corridori ci ha messo la faccia?

«Non è andata così. Il Cpa è venuto a parlare con noi, le squadre hanno espresso il loro parere, chi di dovere li ha raccolti ed è andato a parlare con Rcs. Ci siamo mossi in maniera corretta».

Scelta giusta, secondo te?

«Io dico di sì, anche se mi rendo conto che in situazioni del genere non si può essere tutti d’accordo. Più dell’80 per cento del gruppo voleva modificare il percorso, siamo in democrazia, no?».

Chi non voleva?

«Non lo so, il voto era anonimo. È stato Cristian Salvato a portare le nostre istanze davanti ad Rcs».

Sono stati comprensivi?

«Noi avevamo proposto dei cambiamenti diversi, ma non voglio dire di più per una questione di rispetto nei confronti del Cpa. Ma alla fine va bene così, si mantiene la durezza della tappa e si evitano potenziali problemi di sicurezza nella parte inizial»e.