Il protocollo Uci, la discrezionalità dei medici ed il “risveglio” del Covid

Il cartello che indica la distanza tra le persone da tenere
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Il protocollo dell’Uci in tema di Covid ha praticamente derubricato la malattia alla stregua di una qualsiasi influenza e come tale viene gestita dai medici delle squadre in assenza anche di informazioni certe sul virus e sulla sua infettività. E’ considerata come una qualsiasi influenza e questo consente ai medici di decidere con la propria competenza se è il caso o meno di fermare l’atleta o lasciarlo proseguire.

Sono molte le considerazioni che si possono fare al proposito (ad esempio, chi si preoccupa della salute di chi gli pedala al fianco?), ma in assenza di una casistica di valore scientifico, ogni valutazione ha il valore di una chiacchiera priva di certezze. Le curve del virus ci suggeriscono che ha avuto una intensificazione fino a Natale per placarsi quasi completamente fino a Pasqua. Salvo avere un risveglio anche significativo dal mese di aprile.

Esistono sul mercato tre kit di controllo. Il primo segnala la positività ed è semplice da fare. Il secondo offre anche gli indici di infettività, ma richiede una strumentazione di cui le squadre non dispongono. Il terzo, quello definito molecolare, si fa presso strutture ed è il più esaustivo. Risulta che le squadre fanno il più semplice e, normalmente, solo in presenza di una sintomatologia che va dalla febbre alle difficoltà respiratorie.

Tra i medici c’è la convinzione che all’aperto sia piuttosto improbabile infettarsi (e per questo non tutti escludono a priori la prosecuzione della gara), mentre in ambienti chiusi, specialmente se piccoli e poco areati, il rischio è decisamente più alto. E per questo molte squadre hanno messo sotto accusa l’organizzazione per l’inadeguatezza dei locali dove si sono svolte le operazioni preliminari della partenza in Abruzzo e per la gestione della discesa da Campo Imperatore quando gli atleti sono stati ammucchiati nelle cabine insieme al pubblico.

Ma evidentemente si è tornati troppo frettolosamente ad una normalità che gli stessi organizzatori, dopo la fuga di Evenepoel, hanno deciso di ridimensionare.