GIRO D’ITALIA 2023 / Le salite di oggi: Valico di Chiunzi e Picco Sant’Angelo

Giro d'Italia
Il Vesuvio visto dalla salita del Valico di Chiunzi che oggi sarà affrontato dal Giro d'Italia
Tempo di lettura: 2 minuti

Il Giro d’Italia affronta oggi la sesta tappa con partenza e arrivo a Napoli. Osserviamo nel dettaglio le salite di giornata, il Valico di Chiunzi e Picco Sant’Angelo, trampolino di lancio per chi vuole provare ad anticipare il gruppo e vincere una splendida frazione.

Valico di Chiunzi – è stata più la discesa che la salita del Valico di Chiunzi a lasciare il segno al Giro d’Italia. In termini purtroppo drammatici. Il 24 maggio 1997 nel corso della tortuosa picchiata verso Maiori, 3 chilometri dopo lo scollinamento, un gatto attraversò improvvisamente la strada, lo svizzero Puttini lo investì e cadde trascinando a terra il connazionale Moss e Marco Pantani.  Il Pirata picchiò violentemente una coscia contro un muretto. Tentò di ripartire ma il dolore era troppo forte e fu costretto al ritiro. 

Il Chiunzi è stato fin dagli anni 30 uno dei punti-chiave dell’ormai estinto Giro della Campania, ma la corsa rosa l’ha scalato per la prima volta soltanto nel 1982. La salita culminava ad una sessantina di chilometri dal traguardo di Castellammare di Stabia. Transitò in testa il tedesco Thurau. Nel finale, sull’Agerola, attacca Contini. Lo segue Verza, che però poi cede. Successo di tappa del lombardo che stacca di 50” la maglia rosa Hinault, il quale giunge nel gruppo regolato da Saronni. 

Nel 1984 il Chiunzi è la sola difficoltà altimetrica della facile tappa di Cava de’ Tirreni. Al GPM è primo lo spagnolo Rodríguez  Magro. Nei 25 chilometri che portano al traguardo si forma al comando un folto drappello che viene poi battuto allo sprint dal norvegese Dag-Erik Pedersen,  che precede Fignon e Battaglin.

Nel terzo giorno di gara del Giro 1990 l’arrivo è posto sul Vesuvio. Prima dell’ascesa finale si scala il Valico di Chiunzi, dove va in crisi Greg Lemond mentre transita in testa l’abruzzese Stefano Giuliani. Nella discesa verso Pompei caduta di Contini, che si frattura un polso e abbandona. Il successo di tappa va allo spagnolo Eduardo Chozas. Bugno, secondo a 26”, difende brillantemente la sua maglia rosa. 

Mariano Piccoli svetta sul Chiunzi nell’ottava tappa del Giro del 1997, poco prima della caduta e dell’abbandono di Pantani. Il trentino conquista così la maglia verde. Viene poi riassorbito prima dell’arrivo a Cava de’ Tirreni, dove il bergamasco Mario Manzoni anticipa tutti a sorpresa. 

Picco Sant’Angelo – Nel 1991 Picco San’Angelo venne scalato ben 5 volte nel corso della quarta tappa (Sorrento-Sorrento) del Giro d’Italia. Transitarono in testa, nell’ordine, Gusmeroli, Garcia Melia, Garcia Acosta, Da Silva e Bugno. Nel 2007 passa per primo il russo Brutt, nel 2009 il veneto Facci.