GIRO D’ITALIA 2023 / Cassani stende un primo bilancio, avverte Evenepoel e per oggi scommette su Primoz Roglic

Roglic
Primoz Roglic in azione al Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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Davide Cassani non ha dubbi: dopo tre tappe di corsa rosa si può già stendere un primo bilancio. «Remco corre in piena serenità, è una macchina perfetta ma deve stare attento perché il Giro è lungo e soprattutto molto duro. La corsa rosa non è la Vuelta, le tappe dolomitiche faranno male e poi non dimentichiamoci l’incognita del meteo che sulle grandi montagne potrebbe spostare gli equilibri e i valori molto rapidamente».

Per il momento, dunque, consiglieresti a Remco di lasciare la rosa per poi riprenderla più avanti?

«Direi proprio di sì. A mio avviso Evenepoel dovrebbe “alleggerirsi” al massimo in questo avvio di Giro perché certi sforzi, anche mentali, rischi di pagarli nell’ultima settimana. Premiazioni sul palco, conferenze stampa, obblighi riservati al leader della corsa: ogni giorno Remco rientra in albergo almeno un’ora e mezza dopo i suoi compagni di squadra e questo vuol dire avere meno tempo per recuperare. Un danno non piccolo per chi vuol far sua l’intera posta…»

Il grande rivale del campione del mondo, Primoz Roglic, non è partito bene e alla crono inaugurale ha pagato dal fenomeno belga ben 43’’ di ritardo. Ti ha sorpreso questo distacco così consistente?

«Sì, ma attenzione a pensare che lo sloveno sia già fuori dalla sfida perché a crono, intendo sul tratto in salita, ha viaggiato sugli stessi tempi di Evenepoel. Questo vuol dire che la condizione c’è e che forse per lui la crono di Fossacesia è stata solo una giornata storta e niente di più. Vedremo, lo scopriremo presto…».

Nelle seconda frazione, la Teramo-San Salvo, ci siamo goduti il successo di uno strepitoso Jonathan Milan. Che cosa ci dici del gigante friulano?

«Dico che la sua vittoria conferma le sue doti e le sue enormi potenzialità che su strada, in verità, sono ancora tutte da scoprire. Milan è un talento del nostro ciclismo e sono convinto che ci darà grandi soddisfazioni. Alcuni lo paragonano a Bontempi ed altri a Cipollini? Beh, a me ricorda molto Marcel Kittel, velocista potentissimo! Ve lo ricordate?».

Nella frazione di ieri, invece, abbiamo assistito alla bella prova di Vincenzo Albanese che si è piazzato al quarto posto. Sorpreso?

«Onestamente direi non più di tanto perché stimo e seguo con attenzione il corridore della Eolo-Kometa già da parecchio tempo e so con quale attenzione si sia preparato alla corsa rosa. È vero, quest’anno Vincenzo ha corso poco (a causa di una caduta a gennaio durante un ritiro con la squadra, ndr) eppure la sua condizione è in netta ripresa e vedrete che ci riproverà presto».

Davide, oggi con la tappa di Lago Laceno arrivano le prime salite. Chi è il tuo favorito?

«Dico Primoz Roglic! La brutta cronometro del primo giorno lo costringe ad attaccare e sono convinto che lo sloveno non veda l’ora di mettere il becco fuori dal gruppo per saggiare la risposta di Remco».

E dai nostri, che tappa ti aspetti?

«Mi aspetto segnali importanti soprattutto da Damiano Caruso e da Lorenzo Fortunato che nella crono di Fossacesia hanno perso parecchio terreno e che per questo, adesso avranno una carica in più per recuperare. Stimoli e voglia di riscatto che immagino avrà anche Pozzovivo che conosce Lago Laceno molto bene dal momento che lassù Domenico ci ha vinto nel 2012 quella che ad oggi è ancora l’unica tappa che ha conquistato al Giro d’Italia».