La curiosità tecnica di Pogacar: ecco perché Tadej (e non solo) preferisce le leve ruotate verso l’interno

Pogacar
Tadej Pogacar in azione alla Milano-Sanremo. Notiamo il particolare delle leve ruotate verso l'interno
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Tadej Pogacar ha vinto l’ultimo Giro delle Fiandre con le leve ruotate in maniera ben visibile verso l’interno. Ha iniziato ad utilizzare questa soluzione da quest’anno, visto che sin dagli esordi nel WorldTour nel 2019 aveva sempre optato per una posizione delle leve allineate, o con chiusura quasi impercettibile, come abbiamo notato in diverse immagini della passata stagione.

Quando avevamo parlato con Andrea Morelli del Centro Mapei del confronto biomeccanico tra Van Aert e Van der Poel, era emerso il suo scetticismo nei confronti di chi le ruota verso l’interno.

Morelli la scorsa settimana ci diceva che secondo il suo punto di vista la tendenza di chiudere i comandi crea più problemi che vantaggi. Girandole verso l’interno, infatti, non si rispetta l’ergonomia della presa e si riducono le capacità di controllo e la stabilità del polso. Inoltre, potrebbero essere addirittura svantaggiose dal punto di vista aerodinamico.

Partendo da queste parole, per fare chiarezza abbiamo sentito Alessandro Mariano, uno dei più noti biomeccanici italiani, che ci ha espresso la sua opinione in merito.

«Previa un’attenta calibrazione su come e quanto chiudere la leva, si possano riscontrare dei benefici. Questa configurazione, e prima ancora l’idea di stendere gli avambracci sul manubrio, sono nate per avvicinarsi alla posizione offerta dagli spinaci, accessorio diffusissimo negli anni ’90 (poi vietati dall’Uci nel 1997, ndr), che offrivano un assetto molto simile a quello delle moderne protesi delle biciclette da cronometro. Moltissimi corridori non ne potevano fare a meno, fra i principali sostenitori anche il nostro Chiappucci. Vennero proibite per motivi di sicurezza, poiché in caso di necessità non permettevano un accesso veloce ai freni, causando rovinose cadute di gruppo».

Le prime leve chiuse verso l’interno sono comparse nel 2019, con Remco Evenepoel fra i primissimi sostenitori di questa soluzione. Hanno iniziato a diffondersi a macchia d’olio nel mondo dei professionisti come escamotage per trovare un nuovo punto di appoggio per gli avambracci sul manubrio ed ottenere vantaggi dal punto di vista aerodinamico, visto il divieto da parte dellUci nel 2021 di utilizzare la posizione con gli avambracci poggiati sulla parte centrale del manubrio.

Evenepoel
Remco Evenepoel già nel 2020 alla Vuelta a San Juan utilizzava le leve ruotate verso l’interno (foto: Sunada)

La chiusura delle leve va calibrata con accuratezza per mantenere il corretto angolo di appoggio del palmo e del polso sul comando. La maggior parte dei biomeccanici è favorevole a questa tendenza, a patto che si rispettino le esigenze e l’ergonomia, e soprattutto la sicurezza della presa.

Per avere un ventaglio di opinioni più vasto e completo possibile abbiamo sentito anche Paolo Ferrali, affermato biomeccanico toscano di Lamporecchio, località che si trova alle pendici del San Baronto, cuore pulsante del movimento ciclistico toscano.

«L’inclinazione delle leve va calibrata – ha affermato Ferrali – in relazione al tipo di manubrio della propria bicicletta, che di base deve avere una buona apertura per permettere di arrivare in presa bassa, nonostante la posizione delle leve, in maniera agevole ai freni. Se si chiudono troppo i comandi questi ultimi sfuggono dalle mani e non si avrebbe una frenata ottimale. La prima cosa dal mio punto di vista è valutare la sicurezza e l’efficienza di guida, per poi eventualmente adottare questa soluzione che sicuramente offre qualche vantaggio e mi vede favorevole, sempre previa un’attenta valutazione preliminare. Oltre che per la sicurezza, potrebbe essere un errore chiudere in maniera accentuata l’impugnatura dei comandi poiché si potrebbe schiacciare eccessivamente la zona dei deltoidi e si potrebbero creare fastidi nella zona del collo».

I pareri in merito a questa tendenza sono piuttosto variegati e aperti a diverse possibilità di lettura. E voi cosa ne pensate?