GIRO DELLE FIANDRE 2023 / Scopriamo la bici vincente di Tadej Pogacar: è la Colnago V4Rs (VIDEO)

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Giro delle Fiandre appena concluso ha visto uno splendido Tadej Pogacar, autentico trionfatore delle seconda classica monumento della stagione. Il fuoriclasse sloveno ha vinto pedalando su una Colnago V4Rs, ultimo modello della storica azienda italiana che ha debuttato in maniera ufficiale proprio quest’anno. Il telaio è stato sviluppato in collaborazione diretta con i corridori dell’Uae Team Emirates nel corso della passata stagione.

La guarnitura Shimano Duraace con misuratore di potenza integrato, con corone da 54/40

Rispetto al precedente modello sono state riviste la forcella e i foderi del carro posteriore per ospitare coperture con sezioni fino a 32 millimetri, riscontrando un notevole vantaggio a livello aerodinamico nettamente superiore. L’Uae Team Emirates utilizza questa bicicletta in combinazione ruote Enve, coperture Pirelli, sella Prologo e gruppo Shimano Duraace Di2 12 velocità. Particolare interessante quello del manubrio aerodinamico non integrato, fornito e realizzato internamente dalla Colnago, con un peso di solo 310 grammi, utilizzato da Pogacar nella misura da 38 centimetri.

I rapporti utilizzati dal giovane sloveno sono stati il 54/40 all’anteriore e l’11/34 al posteriore. Per quanto riguarda le coperture, Tadej ha pedalato su tubeless Continental GP 5000 da 30 millimetri, gonfiati a 3.6 e 3.4 bar di pressione rispettivamente al posteriore e all’anteriore. Particolare degno di nota, la presenza dei “salsicciotti” all’interno delle gomme, che in caso di forature permettono di continuare a pedalare e senza mettere immediatamente piede a terra.

Il pacco pignoni con scala 11/34

Osservando la bici nella fase subito dopo l’arrivo abbiamo notato che dietro al reggisella era fissata con del nastro isolante una chiavetta esagonale da 6, per permette in caso di forature lo smontaggio della ruota direttamente da parte del corridore, senza aspettare l’arrivo dell’ammiraglia per ricevere assistenza meccanica, e nel caso prendere la ruota direttamente da un suo compagno.

Promemoria sul manubrio dei muri da affrontare

La costruzione del telaio avviene assemblando tre parti: il triangolo anteriore e i due triangoli dei foderi posteriori sinistro e destro. Il frame ha l’ottimo peso di 798 grammi. Un telaio allround adatto a tutti i percorsi dalle classiche del pavé alle salite più impegnative del Tour de France. Per la sua realizzazione l’azienda lombarda si è concentrata soprattuto su aerodinamica, peso, rigidità dinamica, ottimizzazione delle geometrie ed infine sulla robustezza. Caratteristiche necessarie per un mezzo destinato al mondo delle competizioni di alto livello, che ha già ricevuto riscontri positivi, visti i tanti successi ottenuti.