Giro d’Italia, Pogacar sempre più leader: «Battermi è impossibile? Non sono d’accordo»

Tadej Pogacar, 25 anni, dopo la terza vittoria al Giro, a Prati di Tivo
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Sicuramente più rilassato di ieri, forse “bacchettato” dai vertici della sua squadra, Tadej Pogacar si presenta come da rito ai microfoni dei giornalisti dopo la premiazione. Altri quattro secondi guadagnati su Martinez e sei su Thomas grazie agli abbuoni. Lo sloveno è ancora più in maglia rosa e nulla sembra poterlo fermare. «No, non è vero – commenta Pogacar – In un grande Giro tutto può succedere e battermi non è una missione impossibile. Certo in questo momento sento di avere una grande forma, quindi cerco di sfruttare le opportunità che mi si creano».

Oggi l’avete creata voi l’occasione, chiudendo sulla fuga.
«Era una fuga di nomi importanti, volevamo tenerla sotto controllo. I miei compagni hanno fatto un lavoro eccezionale, Grossschartner e Majka in particolare quando la strada è cominciata a salire. La vittoria la dedico a loro che hanno voluto che oggi vincessi».

Hai risposto in prima persona a tutti gli attacchi.
«È quello che fa la maglia rosa. Tiberi ha provato ad allungare un paio di volte, ma avevo tutto sotto controllo. Anche Martinez sta molto bene e in salita si è dimostrato uno dei più solidi».

Si sta per chiudere una prima settimana perfetta con tre vittorie. Non è che vuoi provarci anche domani?
«No, no. Domani starò tranquillo, ci saranno ancora tante giornate dove essere protagonisti. Spazio ai velocisti, anche se gli ultimi cinquanta chilometri sono molto nervosi»,