Laporte: «Inutile negarlo, Van Aert era più forte di me. Ma mi ha chiesto se questa volta volevo vincere io…»

Laporte
Grande vittoria oggi per Christophe Laporte
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Al traguardo della Gand–Wevelgem di ieri la Jumbo-Visma si è confermata la squadra più forte nella classiche belghe. Dopo la E3 dello scorso anno, chiusa con l’arrivo in passerella di Wout Van Aert e Chistophe Laporte, la scena si è ripetuta sempre con gli stessi due interpreti. Però, se lo scorso anno a vincere è stato il fiammingo, questa volta Wout ha lasciato tagliare per primo il traguardo al compagno.

Questa è probabilmente la vittoria più importante nella carriera del francese, che nel post-gara ha espresso tutta la sua felicità. «Sono felicissimo. Quando le cose vanno in questo modo fai anche fatica a renderti conto di quel che hai fatto. Per la squadra è stata una grandissima giornata e per me è qualcosa che resterà per sempre tra i miei ricordi».

«Questa vittoria per me è al livello di quella del Tour, anche per come è arrivata. Wout era chiaramente più forte di me, non serve nasconderci e gli sono riconoscente per quello che ha fatto. Lo scorso anno alla E3 ci eravamo detti che sarebbe stata l’ultima volta che non avremmo fatto una volata vera, ma invece è successo di nuovo. Mi ha concesso la vittoria perché voleva pareggiare i conti per l’anno scorso. Wout non è solo un campione, ma anche un grande uomo».

Laporte racconta anche il momento in cui è stato deciso che a conquistare la classica sarebbe stato lui. «Non ne abbiamo parlato fino a dieci chilometri dal traguardo. A quel punto mi ha sorriso e mi ha chiesto se volevo vincere io… beh, come ho risposto lo potete intuire dal risultato. Lo scorso anno gli dissi fin da subito che doveva essere lui a vincere perché era il più forte. In realtà anche stavolta lo era, ma mi ha concesso questo regalo. Abbiamo lavorato molto assieme dallo scorso anno e gli sono davvero riconoscente. È una delle mie più belle vittorie, se non la più bella della mia carriera».