Pinarello espande la gamma con le nuovissime F-Series e X-Series

Pinarello
La Pinarello X: versatile, veloce e comoda
Tempo di lettura: 5 minuti

Una delle primissime novità della stagione arriva da Pinarello, che tiene a battesimo due nuove serie di biciclette rivolte ad un pubblico decisamente eterogeneo. Parliamo della Pinarello F-Series e della Pinarello X-Series.

Le prime sono dedicate alla competizione, direttamente derivate ma proposte ad un prezzo più contenuto rispetto alle Dogma F che resta al vertice della linea. Le seconde invece rappresentano una piattaforma endurance con uno spettro di utilizzo molto ampio. Tutto, manco a dirlo, contraddistinto dal Dna leggendario che ha sempre contraddistinto l’azienda veneta.

Pinarello

Il confronto tra Pinarello Dogma F, Pinarello F e Pinarello X

Ancor prima che analizzare le caratteristiche realizzative dei due nuovi telai, andiamo a confrontare quelle prettamente visive. Sembrano quasi uguali, ma come si nota anche nella foto qui sotto, per quanto la Pinarello F ricalchi moltissimo le forme della sorella maggiore Dogma F, ha forme meno “estremizzate”, se ci passate questo termine.

Ad esempio la nicchia sul tubo obliquo, che ha delle valenze aerodinamiche, nella F non presenta il “ritorno” in prossimità del movimento centrale. Così come non c’è la coda dietro al reggisella, che è parte di un piantone molto più massiccio. Molto simile, se non identico invece, l’innesto del carro posteriore.

La Pinarello X è a sua volta molto più semplice nelle forme e nelle zone di transizione: proprio il carro posteriore ha la curvatura convessa e una forcella con foderi decisamente più snelli. Anche il tubo sterzo è meno massiccio, per assecondare delle geometrie diverse rispetto alle altre due.

Il confronto tra Pinarello Dogma F, Pinarello F e Pinarello X

La X strizza l’occhio all’endurance

Eccoci dunque alle geometrie. Le prime due, Dogma F ed F sono praticamente identiche, e non è un caso visto che si tratta di mezzi “race oriented” in tutto e per tutto. Analizzando la misura 52.5, presente in tutte e tre le piattaforme, notiamo angoli di piantone identici (73°) e sterzo (73,2°), reach stack anche se non fosse che balla un decimo di millimetro (390,7 e 570,2 la Dogma F, 390,8 e 570,3 la F).

Tutt’altro assetto quello che si godrà sul modello XAssetto rilassato e sterzo aperto sono i due temi portanti, visto che l’angolo piantone della misura 52.5 è 73,25°, quello anteriore di 72,25°, reach di 376,7 millimetri e stack di 588,2. Il manubrio è tendenzialmente meno avanzato e di base situato più in alto. Come una bici endurance richiede, del resto…

Le caratteristiche della Pinarello F

Forme aerodinamiche ricavate dalla Dogma F rappresentano l’ispirazione anche per la Pinarello F. Il telaio è ovviamente asimmetrico, come d’uopo nella produzione Pinarello, e viene prodotto in due versioni differenti. In fibra T900 c’è una variante da 955 grammi, che interesserà i montaggi delle bici complete contrassegnate dalle sigle F9 e F7.

Il tubo obliquo della Pinarello F

In fibra T700, con peso da 995 grammi, il telaio della F5. Per entrambi l’elemento comune è la forcella dal peso di 520 grammi. Dettaglio di non poca importanza è il meccanismo interno di serraggio del reggisella, che è situato di fronte al cannotto e non dietro come nella Dogma F. E ovviamente a scomparsa, a bloccare un seatpost in questo caso identico a quello della sorella di gamma più alta.

Il retrotreno della Pinarello F

Detto dell’innesto dei pendenti del carro più addolcito nelle forme, la F consente l’uso sia di gruppi meccanici che elettromeccanici, ed il transito di coperture sino a 30 millimetri di sezione. Di fatto in linea con le tendenze race moderne. Altro elemento decisamente appetibile di questa Pinarello F è la disponibilità di taglie. Ben 9 misure, contro le 11 della Dogma F ma pur sempre un numero molto alto di opzioni per un modello che, lo ricordiamo, non è il top di gamma della casa trevigiana.

L’avantreno della Pinarello F

Gli allestimenti della Pinarello F

Tutta la F-Series prevede cinque colori e tre famiglie di allestimenti diversi. Andando con ordine, nella colorazione Razor White (come nella foto sotto) troviamo la versione F9 con gruppo Shimano Dura Ace Di2 e ruote Most Ultrafast 40, oppure con identiche ruote ma gruppo Sram Red eTap Axs.

La Pinarello F9 equipaggiata con lo Shimano Dura Ace Di2

Scendendo di gamma, la F7 ha lo stesso telaio della F9 ma si presenta con livrea Razor Red oppure Razor Black, e anche qui due gruppi: lo Shimano Ultegra Di2 oppure lo Sram Force eTap Axs, sempre con ruote Most Ultrafast 40.

Con il telaio in fibra T700 a modulo intermedio, la variante F5 offre due colori: Impulse Blue e Impulse Grey. Gli allestimenti sono in tutto tre, due comprendono lo Shimano 105 Di2 e ruote Most Ultrafast 40 oppure Fulcrum Racing 800 DB, un terzo le ruote appena citate e il gruppo Shimano Ultegra meccanico.

Le caratteristiche della Pinarello X

Una combinazione di materiali selezionati accuratamente, geometrie interessanti e un retrotreno completamente ridisegnato e che colpisce per l’equilibrio tra reattività, prestazioni e comfort sono i punti focali della Pinarello X.

Per permettere ai ciclisti di passare molte ore in sella, gli ingegneri hanno lavorato a stretto contatto con i partner di Toray, sviluppando un blend di carbonio (il T600) che si esalta per resistenza e assorbimento delle vibrazioni.

Il polimero rinforzato con carbonio (CFRP) viene utilizzato per ottimizzare ogni sezione del telaio. Nelle zone dove la rigidità è favorita, è stata infatti scelta una fibra ad alto modulo (HM), mentre in altre aree è stata preferita una ad alta resistenza. Segno che pur essendo una endurance, non difetta certo in prestazioni se messa sotto torchio.

L’avantreno della Pinarello X

Pinarello non lesina mai con la scelta delle misure a disposizione, e anche qui ne troviamo nove. Tutte caratterizzate dalla geometria “Endurance +” che vi abbiamo illustrato in precedenza, dunque con stack e reach votati alla comodità. E la possibilità di combinare diverse dimensioni di attacco e piega manubrio Most è pensata proprio in questo senso.

Il triangolo posteriore è ideato per resistere al meglio alle vibrazioni prodotte dalla strada sul telaio, grazie alla sua forma convessa. Il passaggio ruota è ampio per l’alloggio di pneumatici sino a 32 millimetri di sezione, a bilanciare velocità, scorrimento e controllo anche su terreni accidentati.

Il tubo obliquo della Pinarello X

Ma oltre che endurance e asimmetrica, la Pinarello X è anche aerodinamica. Il sistema di integrazione dei cavi TiCr permette di risparmiare fino a 5 watt rispetto a un passaggio esterno. Così come il reggisella con collarino integrato, il tubo sterzo conico e il piantone sagomato.

Pinarello
L’innesto del carro posteriore nella Pinarello X

Gli allestimenti della Pinarello X

Due famiglie di montaggi e quattro colorazioni formano l’offerta della Pinarello X. La X3 la si trova disponibile in Deep Black Keen Red, con Shimano Dura Ace Di2 oppure Sram Rival eTap AXs e ruote Fulcrum Racing 800 DB.

La Pinarello X3 equipaggiata con lo Sram Rival eTap Axs

Gruppo meccanico, lo Shimano 105 a 11 velocità, per la X1, che presenta le ruote Shimano Wh Rs-171 e due colorazioni: Pearl White Shiny Black.

www.pinarello.com