UCI e CIO allineati sul ritorno degli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali

Di Rocco
L'assemblea mondiale dell'Uci con Renato di Rocco alla sinistra
Tempo di lettura: < 1 minuto

La Federazione Internazionale di Ciclismo (UCI) ha deciso di seguire la posizione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) riguardo il possibile ritorno degli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali. Durante un incontro tenutosi questi giorni a Hoogerheide (sede dei campionati del mondo di ciclocross), il consiglio esecutivo della UCI ha adottato le proposte del CIO per quanto riguarda i futuri Giochi Olimpici di Parigi 2024 e i Campionati Mondiali. Gli atleti di questi due paesi, se vorranno competere, dovranno rispettare alcune condizioni, come quella di correre sotto bandiera neutra e di rispettare la carta Olimpica, che proibisce ogni forma di supporto alla guerra in Ucraina.

Il CIO e l’UCI hanno confermato la loro missione unificatrice e hanno sottolineato che nessun atleta dovrebbe essere bandito solo per il suo passaporto. Tuttavia, l’organizzazione di eventi sportivi internazionali riconosciuti dalla uci nei due paesi in questione è ancora vietata, compresi i campionati nazionali di Russia e Bielorussia. Questo vale a causa delle accuse di manipolazione dei risultati del laboratorio antidoping da parte delle autorità russe nel 2020.