Nuovo anno, nuova stagione, ma Tadej Pogacar resta lo stesso. Lo sloveno della UAE Team Emirates inaugura il suo 2023 alla Clásica Jaén Paraìso Interior con un numero favoloso, da lasciare a bocca aperta visto che arriva nella prima metà di febbraio. Pogacar mostra uno stato di forma superlativo attaccando in solitaria a cinquanta chilometri dal traguardo. Una lunga fuga che ha ricordato quella con cui ha vinto la Strade Bianche lo scorso anno, a maggior ragione pensando ai numerosi tratti in sterrato affrontati anche nella odierna corsa di un giorno spagnola. Ma il 24enne di Komenda ha affermato che sono due gare diverse: «Non le comparerei, tutte e due hanno lo sterrato ma è completamente differente, salite differenti, settori differenti quindi quella della Strade Bianche è stata un’esperienza diversa quella di oggi».
Dopo il traguardo, ai microfoni della stampa, Pogacar rivive la sua giornata trionfale: «Abbiamo fatto un perfetto lavoro di squadra, ho poi gestito la corsa da solo fino alla fine e questo mi dà una grande fiducia per l’inizio della stagione. Avevamo pianificato di attaccare in quel punto, la squadra mi ha messo nella giusta posizione. Poi Tim Wellens ha fatto un ottimo lavoro finché è rimasto davanti». Il compagno belga ha concluso terzo, alle spalle di Ben Turner e Pogacar l’ha sottolineato: «Non potrei essere più felice di iniziare la stagione in questo modo, la squadra ha lavorato molto bene ed è stato meraviglioso finire con il primo e il terzo posto».
Ma non è andato tutto liscio: quando il vantaggio sembrava rassicurante Pogacar ha forato e ha dovuto cambiare bici. «C’è sempre un po’ di paura quando si fora, sono stato fortunato ad avere molto vantaggio sugli inseguitori e ad avere l’ammiraglia vicino quindi alla fine non ha influito sulla mia prestazione». Da mercoledì Pogacar sarà sulle strade della Vuelta a Andalucia.
