Stamane la firma del protocollo tra il Tour e le istituzioni italiane

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Fabrizio Ricca, Dario Nardella, Christian Prudhomme e Stefano Bonaccini firmano il protocollo fra il Tour de France e le istituzioni italiane
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Questa mattina, presso l’ambasciata di Francia, Christian Prudhomme, gran capo del Tour de France, ha firmato il protocollo d’intesa che ufficializza in maniera formale la partenza del Tour de France da Firenze nel 2024.
E’ stata una cerimonia sobria, ma carica di significati sottolineati peraltro da tutti gli intervenuti.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha sottolineato come «…grazie al Tour de France la città metropolitana voglia promuovere l’uso della bicicletta come attività sportiva, ma anche come mezzo sostenibile e popolare».

Sollecitato dalla platea, ha poi precisato in qualità di portavoce del trittico di regioni che ha promosso l’operazione, che la partenza del Tour de France dall’Italia costerà sei milioni e mezzo (54,4% in carico all’Emilia Romagna, 30,3% alla città di Firenze, 15,3 al Piemonte). Ma ha anche specificato che ci si aspetta un ritorno economico pari a dieci volte la spesa oltre a un miliardo e duecento milioni di contatti nel mondo.

Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, ha affermato: «Stiamo investendo tantissimo nel bike tourism perché crediamo che sport e cultura siano i due più grandi veicoli per attrarre turismo. Il Tour de France è una grande festa popolare che porta con sé valori sportivi e culturali, la grande cultura popolare del ciclismo».

Infine, l’assessore piemontese, Fabrizio Ricca ha concluso dicendo: «Per noi il Tour non è una novità. Lo abbiamo già accolto nella nostra regione e sappiamo cosa può dare ai nostri territori. Per noi è sempre una grande emozione».

Non meno emozionato è parso il direttore del Tour, Cristian Prudhomme, al quale è parso incredibile che nella sua storia il Tour non abbia mai colto l’occasione di partire dall’Italia. Se l’Italia attende impaziente di ospitare il grande evento, è parso non meno coinvolto il dirigente francese che ha espresso parole di grande apprezzamento per la storia e la cultura del nostro Paese.