MONDIALI CICLOCROSS / La tattica dei belgi: «Così getteremo nel panico van der Poel»

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La faccia di Wout Van Aert al termine della gara di Herentals valevole per il X²O Badkamers Trofee (foto: Twitter/X²O Badkamers Trofee)
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I 40.000 spettatori attesi questo pomeriggio a Hoogerheide sperano in un meraviglioso duello tra Wout Van Aert e Mathieu van der Poel. E, ammesso che i due Van si spartiscano oro e argento, la battaglia per il bronzo è forse altrettanto interessante. Ci sono almeno quattro ciclocrossisti che sperano nel bronzo. Lars van der Haar per l’Olanda, mentre per il Belgio sono Eli Iserbyt, Laurens Sweeck e Michael Vanthourenhout. Proprio i tre belgi, pur non facendosi illusioni, segretamente osano sognare qualcosa di più di quella medaglia di bronzo.
«Non mi faccio illusioni», Iserbyt non usa mezzi termini.

Iserbyt
Eli Iserbyt vince a Overijse in Coppa del mondo ciclocross

«Non credo di poter vincere. Ma sarebbe bello anche il bronzo, perché un podio in Coppa del Mondo è sempre qualcosa di speciale. Sicuramente non vedo l’ora, le ultime settimane sono andate bene, sarebbe bello ottenere un podio. Ma le differenze tra me e altri ragazzi come Laurens (Sweeck, ndr) e Michael (Vanthourenhout, ndr) non sono grandi».
«Quando Wout e Mathieu si marcano, qualcosa si può aprire anche per me. Ma anche quando vado all’ultimo giro con loro, mi battono sempre allo sprint. Sulla carta il titolo mondiale è possibile, ma in realtà è un’utopia. All’inizio punto al podio. Non credo sia più di un terzo posto. Potrebbe essere il secondo posto, ma non è che una medaglia del genere faccia o rompa una stagione».

Otegem
Laurens Sweeck vince il ciclocross di Otegem

Anche Sweeck sa che in condizioni normali si lotta solo per il bronzo. «Più di questo sembra difficile ottenere. Mathieu e Wout sono una spanna sopra gli altri. Comunque, la gara deve ancora partire. Ho vinto alcune belle gare e sto conquistando la classifica finale in Coppa del Mondo. Una medaglia sarebbe bella, ma non sarà facile».

«Tutto dipende da come Wout è in partita, è comunque la nostra pedina più forte. Ma è anche possibile che Wout e Mathieu non si liberino l’uno dell’altro e che poi il cross prenda una piega diversa. Questo è il momento per noi di attaccare. Mi aspetto un gruppo nei primi giri, con un sacco di tamburi e contrattempi. Sarà una questione di sopravvivere e poi stare bene nel gioco».

Michael Vanthourenhout in azione durante la prova di Tabor in Coppa del Mondo

Vanthourenhout è già diventato campione europeo e belga in questo inverno di cross. «Ottenere tre maglie sarebbe fantastico. Ma non credo che accadrà. Wout e Mathieu spiccano ancora un po’. Per battere quei due, tutti i pezzi del puzzle devono davvero combaciare. Dobbiamo prima di tutto assicurarci di non allontanarci da Wout e sostenerlo», il fuoriclasse belga indica la strada alla sua squadra.

«Ma ci saranno anche opportunità per noi, e poi sta a noi coglierle», prevede Vanthourenhout. «Dobbiamo approfittare dei momenti in cui le cose si fermano. Questo non va solo a nostro vantaggio, ma anche a quello di Wout. Forse possiamo far prendere dal panico Mathieu se siamo insieme a tre o quattro belgi». All’ultima Coppa del Mondo di Hoogerheide, Vanthourenhout è arrivato secondo nel cross U23.