Richeze annuncia il ritiro e accusa Cavendish: «Mi ha illuso e deluso dal punto di vista umano»

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Maximilian Richeze in una foto d'archivio al Giro d'Italia 2021
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Il volto del ciclismo argentino degli ultimi anni, Maximiliano Richeze, mette fine alla sua carriera. Un’avventura destinata a continuare se il progetto della B&B non fosse fallito. Un ritiro all’ombra di una falsa promessa di Mark Cavendish, il quale aveva assicurato al classe 1983 di Bella Vista di diventare il suo ultimo uomo nella squadra francese. Ma così non è stato, come ha raccontato Richeze alla partenza della Vuelta a San Juan, l’ultima corsa con la maglia della nazionale.

«Io e Cavendish avremmo dovuto correre insieme alla B&B. Il progetto è naufragato, ma ho continuato a parlare con Mark e mi diceva che voleva portarmi con sé. Mi aveva fatto presente la possibilità di seguirlo all’Astana, ma da un giorno all’altro è sparito: non ha più risposto al telefono» ha affermato amareggiato Richeze. L’ultimo uomo di Cavendish nella squadra kazaka sarà un altro nuovo acquisto, l’olandese Cees Bol proveniente dal Team DSM.

«Non era difficile dirmi che non poteva portarmi con sé, bastava una telefonata e avrei capito». È stata proprio la mancanza di trasparenza a far arrabbiare il corridore argentino. «È un grande campione, ma mi ha deluso dal punto di vista umano», ha detto Richeze, che nell’inverno ha continuato ad allenarsi in vista di una stagione ad alto ritmo nel 2023. «Correre con lui, pensare di affrontare insieme il Tour de France per provare a battere un record storico mi ha motivato molto. Negli ultimi mesi mi aveva cercato spesso e per questo ho continuato ad allenarmi seriamente. Oggi, anche alla prima gara dell’anno, devi essere almeno al 90%». Un lavoro invano, ma di cui Richeze spera di raccogliere i frutti nella corsa a tappe di casa, l’ultima gara di una carriera lunga diciassette stagioni.