VUELTA A SAN JUAN 2023 / Il governatore della provincia di San Juan Sergio Unac ci svela i segreti di una corsa che piace e stupisce ogni anno di più

Sergio Unac, governatore della provincia di San Juan
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Anno dopo anno la Vuelta a San Juan cresce sempre di più confermandosi uno degli appuntamenti più ambiti dai corridori della carovana. E ogni anno (quest’anno è stata la trentanovesima edizione) si propone al mondo del Grande Ciclismo sfoggiando tutto il suo spettacolo distribuito in tappe avvincenti e combattute. Il tutto seguito da un pubblico di appassionati a bordo strada, dal primo all’ultimo metro, che non manca mai di tramettere il proprio calore e la propria passione.
Ma chi c’è dietro la Vuelta a San Juan? Chi organizza e patrocina questo evento così coinvolgente diventato, al pari del Down Under di Adelaide, il palcoscenico dell’avvio di stagione? Beh, la risposta è semplice: c’è il Governo della provincia di San Juan e, in particolare, il lavoro, la dedizione e la passione del suo Governatore Sergio Unac.

Signor Governatore, già da diversi anni dedicate grande attenzione alla Vuelta a San Juan. Perché? Che spirito anima il vostro lavoro?

«Crediamo fermamente nella forza dello sport e dei suoi valori per una società migliore, sotto ogni tipo di aspetto. Lo sport è integrazione, cultura, salute, prevenzione. Investire un euro nello sport vuol dire investirne cinquanta in salute. E la nostra missione, con la Vuelta a San Juan e non solo, è quella di puntare sullo sport come strumento di cultura e crescita: la candidatura di San Juan a città sportiva d’America del 2024, da questo punto di vista, è la conferma di quanto lo sport e i sui valori siano al centro del nostro cammino».

Parlate di “rivoluzione sportiva” e il vostro Governo effettivamente dedica grande attenzione non solo alla promozione degli eventi internazionali ma anche alle strutture e agli impianti sportivi. Il velodromo coperto, che sarà inaugurato a breve, è solo l’ultimo fiore all’occhiello (in ordine temporale) del vostro lavoro…

«Esattamente. Il velodromo coperto Vicente Alejo Chancay è una bellissima struttura che si inserisce in un complesso di impianti sportivi che permetteranno a tutti i sanjuanini, e non solo a loro, di praticare attività sportiva. Ad oggi otto persone su dieci a San Juan praticano sport e questo mi sembra un dato straordinario di cui andarne fieri. E poi, chiaramente, gli impianti sportivi richiamano eventi e atleti da ogni parte del mondo e questo vuol dire turismo e notorietà per le nostra terra. Il nuovo velodromo, ad esempio, quest’anno ospiterà i “Panamericani” mentre nel 2025 sarà teatro dei campionati del mondo su pista. Due grandi appuntamenti che metteranno San Juan e tutta la nostra provincia al centro del mondo»

Torniamo alla Vuelta a San Juan perché state già lavorando alla prossima edizione. Ci può dare già qualche anticipazione?

«Quella deI prossimo anno sarà la quarantesima edizione e lavoreremo per realizzare qualcosa di ancora più grande. In tutti questi anni siamo cresciuti tantissimo anche grazie alla collaborazione con la società di Giovanni Lombardi (la Lam Sports di Giovanni Lombardi, Roberto Amadio e Massimo Martelli, ndr) e vedrete che e continueremo a crescere e ad avere sempre più campioni al via, sempre più seguito internazionale e sempre più forza nell’investire nello sport».