Boom attacca Pidcock: «Perché fare ciclocross se poi non vuoi difendere il tuo titolo di campione del mondo?»

Pidcock
Thomas Pidcock in azione ai mondiali ciclocross di Fayetteville
Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo che è stato annunciato che Tom Pidcock non difenderà il suo titolo di Campione del Mondo di ciclocross a Hoogerheide, alcuni ex campioni hanno espresso la loro opposizione alla decisione.

Il campione del mondo 2008, Lars Boom, ha messo in discussione la scelta di Pidcock di dare priorità alle classiche di primavera in un’intervista con Wielerflits: «Un crossista come Tom Pidcock appartiene al Campionato del Mondo. Sarebbe stato molto bello se fosse stato lì. Se ignora il mondiale a causa delle classiche primaverili su strada, perché correre il cross d’inverno?».

Anche Richard Groenendaal e Erwin Vervecken hanno espresso le loro opinioni sulla mancata partecipazione di Pidcock al campionato iridato di ciclocross. Groenendaal si chiede: «Sta esitando perché non vuole essere battuto direttamente da MVDP o van Aert e quindi dover rinunciare al suo titolo?»

Vervecken, invece, cerca di fare l’avvocato del diavolo: «Sulla carta, Pidcock, ha chance minime di vincere a Hoogerheide tra i tre grandi (Mathieu van der Poel, Wout van Aert e Tom, ndr)».

Mentre Pidcock si concentra sempre di più sulla sua nascente carriera su strada, con risultati eccezionali come il titolo olimpico di mountain bike e la partecipazione al Tour de France, alcuni si chiedono se il “tridente” del CX presto diventerà un duo, come sottolinea Boom. «Su alcuni percorsi di cross, Tom ancora non può competere. A volte ci riesce, ma poi commette errori come in quella ultima striscia di fango a Diegem. Questa è la differenza».

Le scelte di Pidcock

Pidcock
Tom Pidcock in festa con la bandiera della Gran Bretagna alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Tom Pidcock è considerato uno dei più grandi talenti del ciclismo a livello mondiale. La sua ascesa nel mondo del ciclismo è stata rapida e i suoi risultati straordinari, come il titolo olimpico di mountain bike e le prestazioni al Tour de France, ne sono la prova. Tuttavia, la decisione dell’inglese fatta insieme al suo team INEOS-Grenadiers di ignorare la prova iridata di CX per concentrarsi sulla stagione su strada ha suscitato polemiche tra gli appassionati.