Giro d’Italia Ciclocross: Gallipoli consegna alla storia i vincitori della 14esima edizione

Giro d'Italia Ciclocross
La maglia rosa del Giro d'Italia Ciclocross 2022 impegnata sulla sabbia (foto: Esclusiva Lisa Paletti per ASD Romano Scotti)
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Festa rosa sulla candida spiaggia di Gallipoli. Un cielo leggermente sferzato dalla tramontana ha fatto da cornice più bella alla conclusione del 14esimo Giro d’Italia Ciclocross. Sabbia, vento e prato appesantito dalla pioggia caduta copiosamente nei giorni scorsi. Si è riconfigurato un po’ lo scenario della prima edizione del 2018, quella che ha consacrato il Trofeo Caroli Hotels di Gallipoli come la Koksijde italiana.

Sei appuntamenti, cinque regioni dello Stivale. Marche, Friuli, Toscana, Abruzzo e Puglia, in rappresentanza di tutti gli angoli d’Italia e per portare in ciascuno dei tanti partecipanti un pizzico d’incomparabile bellezza con lo spessore tecnico e le occasioni di crescita che solo il Giro d’Italia Ciclocross sa garantire.

È stato questo il nuovo gioiello di casa ASD Romano Scotti per la quattordicesima edizione. Un nuovo viaggio su e giù per lo Stivale più bello del mondo si è concluso oggi a Gallipoli, portando il fascino di una disciplina che profuma di ciclismo eroico, che si fa forte delle glorie del passato, che getta le sue radici nel fango, nel ghiaccio, nella perseveranza e nella difficoltà, che infiamma con lo spettacolo i cuori del presente, ma che ha in sé, senz’ombra di dubbio, il seme dei campioni trasversali del futuro. Nello sport e nell’esistenza quotidiana. Perché in fondo il Giro d’Italia Ciclocross è proprio questo: una gran bella palestra di vita.

Si, è stato davvero un bel GIC. Arrivederci alla prossima edizione, la quindicesima. E nel frattempo appuntamento al neonato Giro delle Regioni Ciclocross: Noci (BA), 23 dicembre, Campionato Intersolidale e 2° tappa Puglia Cross.

Uomini Open (EL+U23)

1° Pavan Marco (Team Cingolani) – maglia rosa
2° Loconsolo Ettore (Selle Italia Guerciotti Elite)
3° Ferri Tommaso (GS Sorgente Pradipozzo) – maglia bianca

Non fanno paura le trasferte a Marco Pavan, dalla neve della Val di Sole al cristallino mar Jonio in un battito di ciglia. Grazie anche alle spalle ben coperte del suo team, il piemontese è potuto passare dai ghiacci al sole pugliese per onorare una maglia rosa sicura sin dalla conclusione della tappa di Ovindoli. Alle sue spalle si è messo bene in luce un ottimo Ettore Loconsolo, che ha mostrato carattere e grinta nella sua terra di Puglia dopo un periodo condizionato da guai fisici. Il biscegliese si è mostrato particolarmente a suo agio nelle porzioni più tecniche del percorso, facendo emerge i tratti caratteristici del suo stile. Sul terzo gradino del podio uno sprazzo bianco: il toscano Tommaso Ferri mette nel cassetto la maglia bianca.
Un felicissimo Pavan ha così commentato: «Il GIC è fondamentale per le categorie giovanili poiché permette loro un’importante crescita. Organizzazione perfetta, curata al dettaglio come sempre. Suggestiva la tappa sulla sabbia di oggi, qui a Gallipoli, unica nel suo genere. È stata divertente, una gara in solitaria con attenzione per gli stacchi, riuscendo a gestirla tutta nei migliori dei modi».

Donne Open (DE+DU+DJ)

1^ Gariboldi Rebecca (Team Cingolani) – maglia rosa
2^ Costantini Romina (Asd GS Sorgente Pradipozzo)
3^ Sabatino Alice (Jam’s Bike Team Buja)

Reduce (quasi in senso bellico, considerate le ammaccature) dalla Coppa del Mondo disputata sulla neve, Rebecca Gariboldi ha voluto onorare il Giro d’Italia Ciclocross sobbarcandosi una lunga e rapidissima trasferta dal Trentino al Salento. E una volta in gara, neve o sabbia è cambiato poco: per la brianzola si è trattato di una cavalcata trionfale sino alla vestizione della sua meritatissima maglia rosa. «Il GIC riesce a raccogliere gare diverse e percorsi autentici da vero Ciclocross – ha spiegato la radiosa maglia rosa, neo dottoressa magistrale – Sono felice di aver vinto quest’importante maglia rosa. Sono contenta è la prima volta per me a Gallipoli, la sabbia tipica in un scenario stupendo. Sono felice di questa gara nonostante la caduta di ieri alla Coppa del Mondo e la condizione fisica non delle migliori. Davvero una bella gioia!».
Sorpresa in negativo, invece, per Nelia Kabetaj. Per la giovane italo-albanese sarebbe bastata una prestazione ordinaria per mantenere la maglia bianca, ma una giornata decisamente non buona ha condizionato il suo fisico e la sua mente, costringendola al ritiro e allontanandola dal sogno bianco, saldamente suo da diverse settimane. Decisamente incredula la giovanissima Alice Sabatino, autrice di una gara tutta di testa che le è valsa anche il terzo posto assoluto, capace di affondare il colpo decisivo, più psicologico che tecnico, alla già provata Nelia Kabetaj: «Sono felicissima, non me lo aspettavo. Avevo un solo punto da Nelia Kabetaj, ma non credevo di spuntarla. Son venuta qui e la maglia Bianca era l’ultimo dei miei pensieri. Ora mi godo questa maglia, da dedicare a tutti i ragazzi che mi hanno accompagnato sin qui, dopo un viaggio non proprio fortunato, ci hanno cancellato l’aereo all’ultimo minuto, tra l’altro la mia prima volta in aereo. Una gran bella esperienza di vita, questa trasferta».