Pidcock mette le mani avanti: «Non ho il peso e la potenza di van der Poel e van Aert. Sul fango sarà difficile batterli»

Pidcock
Thomas Pidcock con la maglia di campione del mondo di ciclocross
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Ogni corridore ha le sue caratteristiche fisiche che spesso finiscono per determinarne le qualità. Quelle di Tom Pidcock non sono le stesse di Mathieu van der Poel e Wout van Aert e per questo nel ciclocross il britannico sostiene di essere svantaggiato rispetto all’olandese dell’Alpecin-Deceuninck e al belga della Jumbo-Visma. La sua stagione sul fango in maglia iridata è partita bene e alla terza gara disputata, a Kortrijk nell’X2O Trofee, ha vinto lanciando la sfida il giorno dopo in Coppa del Mondo a van der Poel. Ma ad Hulst è andata male, perché Pidcock si è ritirato dopo che all’ultimo giro ha preso un paletto rompendo la ruota lontano dalle tende delle squadre, perdendo così il secondo posto ormai sicuro alle spalle di un dominante van der Poel.

Adesso lo sguardo è ai prossimi duelli sul fango, quando si inserirà nella mischia anche van Aert. Pidcock non è così fiducioso e, interpellato dal quotidiano online belga In De Leiderstrui, ha messo le mani avanti: «Sarà difficile batterli. Non ho il peso e la potenza di Mathieu e Wout, tuttavia continuerò a provarci e la maglia iridata mi aiuterà un po’».

Affermazioni pessimiste che seguono quelle del suo allenatore Kurt Bogaerts: «Se non ci fossero van der Poel e van Aert, Tom avrebbe vinto molto di più. Ora è spesso sul podio con loro, ma è difficile per Tom batterli. Riescono ad esprimere più potenza che torna utile nel fango e nella sabbia. Tom possiamo considerarlo un “peso leggero”, attualmente non è lontano dal suo peso del Tour di 58 chilogrammi».

Pidcock ha già sollevato qualche dubbio sulla sua partecipazione al prossimo Mondiale di ciclocross per difendere il titolo, sottolineando che cercherà di impegnarsi maggiormente su strada, tra classiche, Tour de France e rassegna iridata. Il 23enne di Leeds debutterà probabilmente alla Omloop Het Nieuwsblad, per poi partecipare alla Milano-Sanremo e al Giro delle Fiandre. Possibile anche il debutto alla Parigi-Roubaix prima delle Ardenne. Nella Grande Boucle ripartirà dalla splendida vittoria di tappa all’Alpe d’Huez, dai diversi giorni trascorsi in maglia bianca e dal sedicesimo posto finale. Inoltre svolgerà un ruolo di supporto nella Ineos Grenadiers, perché ha già affermato di correre un grande Giro da capito in futuro, «ma ancora è presto».