L’UCI alza il budget per l’antidoping. Lappartient: «Per perdere credibilità bastano cinque minuti, recuperarla richiede venti anni»

David Lappartient, presidente dell'UCI
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Nel 2017 il francese David Lappartient è stato eletto presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale e uno degli obiettivi maggiori che ha dichiarato fin dall’inizio è la lotta al doping. Ora ha voluto dare un ulteriore segnale positivo in questa battaglia, alzando il budget destinato alla ricerca antidoping del 25%. L’esigenza di trasparenza è una delle prerogative di Lappartient, il quale a Inside the Games ha affermato che si sta lavorando sempre di più per migliorare la qualità delle investigazioni antidoping.

«Direi che è una grande sfida – premette Lappartientperché perdere credibilità richiede solo cinque minuti, recuperarla richiede venti anni, ma siamo sulla strada giusta. Se chiedi alla gente per strada quale sport simboleggia l’antidoping, potresti ascoltare il sollevamento pesi e qualche altro sport tra le risposte, ma il ciclismo fa probabilmente parte del gruppo principale di discipline incriminate».

Lappartient ha inoltre discusso di un suo altre grande obiettivo perseguito da inizio mandato e vicino alla realizzazione. La creazione di un Super Campionato del mondo, che includesse più discipline. Una grande sfida finanziaria e logistica che andrà in scena il prossimo anno a Glasgow, in Scozia: centoventi Paesi, tredici diverse discipline, undici giorni di gare. «Nel 2018 sono stato al Campionato Europeo multidisciplinare a Glasgow e ho visto che era una grande idea. Ho pensato: “perché non creare qualcosa di simile per un Mondiale di ciclismo esteso a tutte le discipline?“. E così abbiamo cominciato subito a lavorarci…» ha affermato il presidente dell’UCI.