Ecco il parere tecnico di chi ogni giorno cerca di rendere la strada un luogo sicuro per tutti

Una pista ciclabile a Bologna
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Visto il delicato tema che stiamo trattando in questi giorni (quello della sicurezza stradale) abbiamo deciso di rivolgerci ad un esperto: un esponente della polizia stradale che ci ha gentilmente fornito un punto di vista più critico e tecnico sulla vicenda.
Solo nel 2022 in Italia sono morti oltre 100 ciclisti a cui si vanno ad aggiungere i due piccoli che sono venuti a mancare nei giorni scorsi ed è quindi evidente che bisogna lavorare per migliorare le cose. Per farlo bisogna anzitutto conoscere quali sono le cause più comuni per cui avvengono gli incidenti nel nostro paese:

1) La distrazione di chi si mette alla guida di un autovettura a causa di telefonate, riunioni online, sms o email.
2) La non consapevolezza della differenza di velocità che può esserci tra un auto ed una bicicletta che può disorientare chi è alla guida.
3) L’incapacità di quantificare la distanza con cui viene effettuato un sorpasso.
4) La stessa condotta errata di moltissimi ciclisti non curanti delle regole stradali.

Il portavoce della stradale ci ha informato del fatto che ci sono già diverse norme in vigore come quella dell’articolo 148 c.d.s. che regolamentano come e quando dovrebbe essere fatto un sorpasso in totale sicurezza sia per chi sorpassa che per il sorpassato. Ci ha poi indicato, però, anche un altro articolo (il 182 c.d.s, che riguarda la condotta dei “velocipedi”) che spesso non viene rispettato da molti ciclisti. La sua raccomandazione, infatti, non si rivolge solo agli automobilisti sbadati ma anche a tutti i ciclisti che dovrebbero cercare, soprattutto nel loro interesse, di tenere in considerazione le regole stradali.
Il poliziotto ci ha infine detto che sarebbe fondamentale avere più rispetto gli uni degli altri per far davvero funzionare le cose, quindi più tolleranza e rispetto da parte degli automobilisti ma altrettanto riguardo da parte di chi pedala.