Ciclomercato: la Eolo-Kometa scommette sul neoprofessionista Simone Raccani

Capodarco
La vittoria di Simone Raccani al GP di Capodarco 2021 (foto: Riccardo Scanferla - Photors.it)
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Un altro corridore italiano approda al professionismo e lo fa con una Professional azzurra. Simone Raccani, classe 2001 di Thiene (stesso comune del campione italiano Zana), si unisce alla Eolo-Kometa, per passare tra i grandi e confermare gli ottimi risultati ottenuti tra i dilettanti. Cresciuto in quella grande fucina di talenti che è la Zalf Euromobil Fior, nella seconda parte di stagione è stato chiamato anche dalla Quick-Step Alpha Vinyl per uno stage. Prima il 2022 lo ha visto lottare con i migliori e centrare piazzamenti importanti: 11° nella classifica generale al Giro di Sicilia (con il 14° posto nella tappa con arrivo sull’Etna), 15° nella generale al Giro d’Italia U23, ancora 3° al Giro della Valle d’Aosta.

Ora è atteso a una conferma con la maglia della Eolo-Kometa, con la voglia di ripagare la fiducia. «Non vedo l’ora – ha detto Raccanigià lo scorso anno c’era stato un contatto ma io avevo preferito fare un altro anno con gli Under 23: adesso, è arrivato il momento. E io credo che questa sia davvero la squadra giusta per me: è nata da poco ma ha fatto dei passi avanti enormi e cresce sempre di più, l’ambiente sembra meraviglioso, è il posto giusto per crescere e per centrare risultati. Io sono uno scalatore che riesce a difendersi nelle cronometro se non sono troppo piatte, però amo le corse lunghe e dure, quelle con tanto dislivello».

Raccani, ha iniziato a pedalare da bambino: «Tutto è iniziato per caso, avevo un cugino che andava in bici e quando è stato il momento per me di scegliere uno sport è stato naturale: sono salito in bici, e non sono più sceso perché mi è piaciuto subito. Da italiano sono tifoso di Nibali, ma non nascondo che trovarmi nella squadra di Ivan Basso e Alberto Contador è qualcosa di unico».

Quando non pedala, Raccani ama la semplicità: «Sto con la mia fidanzata Nicole, esco con gli amici, quando posso mangio una pizza che è il mio piatto preferito (quella con bresaola, rucola e grana)”. E la vittoria più bella? “Di certo, per ora, la Schio-Ossario del Pasubio del 2019. Abito a due passi da lì, e ad aspettarmi all’arrivo c’erano tutti i miei amici e i miei parenti. Ed è stato bellissimo. Un’altra corsa che mi è piaciuta tantissimo è stato il Giro di Sicilia di quest’anno: sono sempre riuscito a stare con i migliori, anche nella tappa dell’Etna, e pedalare con i più grandi di questo sport mi ha regalato sensazioni uniche».