Ganna torna sul suo Record: «Negli ultimi quindici minuti avrei voluto cadere o forare per mettere fine all’agonia»

Ganna
Filippo Ganna al termine del suo Record dell'Ora
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Abbiamo raccontato il Record dell’Ora di Filippo Ganna sotto tutti gli aspetti. Quello tecnico, quello storico, quello emozionale. Forse l’unico tema, più difficile da scavare, è quello psicologico. Essere concentrato sulla prova per un’intera e infinta ora è stato per il piemontese «un’agonia».

Al quotidiano El Pais, Ganna ha infatti raccontato alcuni retroscena legati soprattutto agli ultimi quindici minuti di prova, quelli più difficili. «Per la prima mezz’ora non pensi a nulla, nei successivi quindici minuti il tuo unico obiettivo è battere il Record ed entrare nella storia. Poi però sopraggiunge la stanchezza e manca ancora un quarto d’ora. A quel punto volevo cadere, forare o qualsiasi altra cosa per mettere fine a quell’agonia. Non riuscivo più andare avanti».

Lo stress però è anche prima della prova. «Due ore prima le mani diventano freddo, poi sudate e ancora fredde. Ti senti triste, stanco prima di cominciare. Il momento più stressante però restano gli ultimi 40-50 secondi in cui guardi il display con il conto alla rovescia».