Van der Poel, il padre della ragazzine: «Anch’io mi divertivo così alla loro età»

Van der Poel
Mathieu Van Der Poel in una foto d'archivio al Campionato del Mondo 2021
Tempo di lettura: 2 minuti

Molto è stato detto e scritto sull’incidente nell’hotel di Sydney che ha coinvolto Mathieu van der Poel, ma ora anche il padre delle due adolescenti che hanno portato in tribunale il campione olandese ha detto la sua, intervistato dal Daily Mail Australia. Il padre delle ragazze – che, a differenza della madre, in quel momento non era presente in albergo ed è stato informato solo domenica mattina – dice: «van der Poel aveva tutto il diritto di arrabbiarsi, ma non in quel modo. Sono ragazzine piccole e lui è enorme. Anche io ho fatto certe cose alla loro età. Hanno avuto il covid qualche settimana fa, erano felici di potersi divertire di nuovo».

Andando a bussare alle porte delle camere di un hotel, dove apparentemente erano sole: la madre è intervenuta soltanto al momento di fare la ramanzina a van der Poel. Ma il papà continua. «Ho anche detto loro che hanno commesso un errore».

Le immagini video che sono emerse mostrano un incidente molto simile a quello di cui è stato condannato van der Poel. «Vedo mia figlia bussare alla porta nel video e il modo in cui si allontana mostra che aveva paura. Questo l’ha scioccata. Era sotto shock anche la più piccola». Tuttavia, il padre – bontà suà – riesce in parte a capire van der Poel. «Ho sentito poco prima dell’inizio della gara che era un ciclista e alla fine ha dovuto rinunciare al Mondiale».

Mentre il campione olandese ha ammesso i suoi errori, le parole del padre delle due ragazze sembrano provenire da un mondo a parte. Risultato: van der Poel non ha potuto correre il Mondiale, e questo per un professionista che si stava preparando da due mesi per una corsa e che aveva serie chance di giocarsi la vittoria è un danno incalcolabile. Ma, avete letto, le ragazze erano state ammalate ed erano così felici di divertirsi di nuovo.