Remco Evenepoel ha fatto una prima ricognizione sul percorso della crono. Ha preso la bici alle 10.03, tre minuti dopo che Van Aert e compagni erano partiti per il loro allenamento, per un giro di poco meno di 110 chilometri, un primo assaggio sul percorso della crono iridata. Lo ha fatto in parte dietro moto e sembrava molto stanco al rientro. Domani la ricognizione finale. Una settimana dopo il trionfo alla Vuelta, il giovane belga ricomincia dunque dalla cronometro iridata. «La mia stagione è già stata positiva, ma vorrei vincere. Sono qui con molte ambizioni».
A proposito della prova a cronometro, il ct del Belgio Sven Vanthourenhout ha parlato di «percorso non eccessivamente tecnico, è possibile affrontare la maggior parte delle curve ad alta velocità. Anche l’unica vera salita del percorso si può essere affrontare senza sforzi eccessiva. E’ un percorso ottimo per tutti gli specialisti, e Filippo Ganna è il favorito per l’oro. Sono sicuro che anche Evenepoel sarebbe sullo stesso livello se non venisse da tre settimane alla Vuelta. Comunque non posso escludere che faccia una buona prova, così come sarà necessario fare attenzione a Stefan Küng e allo stesso Tadej Pogacar».
Remco ha rassicurato tutti sul suo stato di forma. «Ho recuperato abbastanza. L’ho fatto con molta calma per quattro giorni e questo mi ha fatto bene. Sapevo in anticipo che doveva essere così. Ero mentalmente pronto per quello. Correre un Mondiale per il tuo paese, non è cosa da poco. Si dice anche sempre che dopo un grande successo ti trovi gambe magiche. Lo spero. Abbiamo già pianificato tre mesi fa come trascorrere questa settimana. Questa è la migliore settimana di recupero possibile. È stata una buona decisione venire qui il prima possibile dopo la Vuelta, sia per il mio fisico che per il Mondiale. Anche se sarò felice anche quando potrò andare in vacanza», ha ammesso sorridendo.
Evenepoel ha provato il percorso. «E’ difficile, con circa 400 metri di dislivello all’inizio e un rettilineo finale di sei chilometri. Lì potrò usare la mia aerodinamica. Ho lavorato duramente sulla cronometro. La mia peggiore prestazione quest’anno è stata un secondo posto, sarebbe molto buono qui al Mondiale. Anche se ovviamente preferirei vincere io. Ma è chiaro che la forma della giornata, le gambe e lo sforzo pesante faranno la loro parte».
Sorridente, rilassato, Remco sembra un altro. «Non c’è più pressione per me. La mia stagione è già stata più che positiva. Ma oggi ho avuto un buon feeling in allenamento. Ho fiducia. Sono qui con molte ambizioni e voglio davvero vincere».
