Bicisport possiede il documento dei presidenti regionali che volevano cacciare Dagnoni

Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana.
Tempo di lettura: < 1 minuto

Si è svolta questa mattina a Roma l’assemblea dei presidenti regionali, convocati per comunicazioni urgenti. Alla vigilia alcuni comitati regionali avevano redatto un documento, con la forte spinta delle società di base, sul quale speravano di raggiungere una significativa unità di intenti, ma alla resa dei conti neanche i più determinati se la sono sentita di presentarlo e si sono accontentati delle ammissioni del presidente Dagnoni, le stesse fatte con i giornali.

Questo è il comunicato, preparato da alcuni alla vigilia, del quale Bicisport è riuscito ad impossessarsi…

«Le vicende delle ultime settimane hanno creato imbarazzo e sconcerto fra le società e i tesserati. Giorno dopo giorno i tentativi di spiegazione si sono susseguiti creando altra confusione. Oltre le valutazioni di merito, rimane chiara la percezione di un consiglio inadeguato e confuso, incapace di comprendere la reale portata dei fatti. Derubricare quanto accaduto a errore è un segno di pressappochismo dirigenziale. Anche della gestione ben poco trasparente dei fatti, ciò che rimane è solo una grossolana semplificazione.

«Per molto meno un CR rischierebbe il commissariamento. Per questo i comitati regionali che sottoscrivono questo documento chiedono al CF di fare responsabilmente un passo indietro. Lo chiediamo per il bene del nostro movimento. Le società, che quotidianamente incontrano difficoltà per continuare il loro lavoro, non possono e non devono assistere a uno spettacolo dove ciò che emerge è solo la volontà di maneggiare il denaro federale in maniera irresponsabile e scriteriata. Contemporaneamente auspichiamo l’intervento del CONI. Le tante lacune, le evidenti irregolarità amministrative e le mortificanti azioni nei confronti di un consigliere federale non possono e non devono lasciare indifferenti chi ha il compito di vigilare sull’operato federale».

La riunione dei presidenti regionali si sarebbe quindi conclusa a pomeriggio inoltrato con la conferma della fiducia al consiglio federale.