Amici e lettori di Bicisport, il numero di maggio è in tutte le edicole d’Italia! È il mese del Giro e non vediamo l’ora di veder debuttare il favorito numero uno, quel Tadej Pogacar che ha conquistato alla grande la Liegi-Bastogne-Liegi e che ha come obiettivo la doppietta col Tour che manca dal 1998 di Pantani. Sfida ostica ma realizzabile, a patto però di non sprecare energie.
Ci sono anche tanti italiani che partecipano alla corsa rosa con ambizioni importanti: Tiberi (terzo al Tour of the Alps) si misurerà nella classifica generale, supportato da Caruso; Ganna, invece, punterà alle cronometro, per poi mettersi a lavoro in vista delle Olimpiadi di Parigi; stesso discorso per Milan, che sogna di riconquistare la maglia ciclamino che fu sua già lo scorso anno, e poi testa ai Giochi.
Ma chi sono gli altri azzurri da cui attendersi qualcosa? Zana, Frigo, Pellizzari, Piganzoli: ne abbiamo parlato con Davide Cassani, che torna in Rai come voce tecnica al fianco di Pancani.
All’inizio del mese, tra Fiandre e Roubaix, Mathieu Van der Poel aveva fatto risplendere l’iride come (pochi) altri campioni prima di lui: Beppe Conti ci racconta la storia della maglia arcobaleno nelle classiche monumento.
Ma andiamo a scoprire chi sono davvero “il gatto” Luca Mozzato, secondo alla Ronde, e Alberto Bettiol, sul podio del Fiandre fino a cento metri dal traguardo, un corridore che ama definirsi “l’ultimo dei romantici”.
Al Nord ha brillato anche il tricolore di Elisa Longo Borghini, prima al Fiandre e seconda alla Liegi: riviviamo l’intenso mese del ciclismo femminile, tra trionfi e rimpianti.
Prestigio: il bilancio di Amadori dopo le quattro classiche internazionali venete, dal Belvedere a San Vendemiano passando per Recioto e Piva. Kajamini passa in testa alla challenge, segnali importanti da Crescioli e la Zalf che, invece, non riesce a mettersi in mostra.
Il nuovo ciclismo in quattro mosse: ecco come preparazione, alimentazione, strategie e materiali ci hanno consegnato un nuovo sport, tanto spettacolare e veloce quanto estremo ed esigente. Ne abbiamo discusso con Paolo Slongo, Alessandro De Marchi, Giuseppe Martinelli e Fausto Pinarello.
Van Aert alla Dwars door Vlaanderen, Evenepoel, Roglic e Vingegaard ai Paesi Baschi: Matteo Trentin, voce autorevole del gruppo, ci spiega perché oggi si cade così malamente.
Ragazzi, correte in edicola: il numero di maggio di Bicisport vi aspetta!