Federciclismo. L’Emilia Romagna scende in campo ed invita tutti a schierarsi: chiarezza o dimissioni

Cordiano Dagnoni, 57 anni, è presidente della Federazione Ciclismo Italiana
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Il Comitato Regionale dell’Emilia Romagna della Federciclismo ha diffuso un comunicato sulle recenti vicende che stanno scuotendo profondamente il movimento ciclistico nazionale.

Il comunicato è firmato dal presidente Alessandro Spada.

«Le recenti vicende federali giornalisticamente battezzate come “affare d’Irlanda”, comunque le si vogliono vedere, considerare o giustificare, hanno portato alla luce modalità gestionali della FCI che non possono non nuocere all’immagine del movimento. Una sequela di interrogativi non risolti che inevitabilmente mettono a disagio chiunque oggi, ai vari livelli, abbia compiti di responsabilità e rappresentanza, come nel caso dei Comitati Regionali.

«I fatti, sia da parte di chi li ha messi in luce, sia da parte di chi li ha voluti confutare o giustificare, offrono, al di là delle responsabilità individuali, un quadro sufficiente per affermare che si è trattata di una azione premeditata secondo criteri non trasparenti e non conformi sia alla normale dialettica che deve esistere nelle strutture di mandato elettivo, sia secondo le regole che disciplinano gli atti di queste e le correlate azioni amministrative.

«Per accertare la verità dei fatti e le responsabilità dei singoli, ci sono le sedi opportune, a cui consigliamo di rivolgersi, ma, intanto, va detto con forza che quanto prodotto dai vertici federali, sia con documenti che, con interviste e comunicati, resta insufficiente per dissolvere il dubbio che sia stata lesa l’etica, la correttezza, e quindi l’adeguatezza di un intero gruppo dirigente.

«Il Comitato Regionale dell’Emilia-Romagna, nell’ultima tornata elettorale non si è schierato a favore di nessuno dei pretendenti alla carica di Presidente e di conseguenza, come logica vuole, ha sempre accettato e rispettato serenamente gli esiti di quella tornata, dove ai delegati della propria regione è stato concesso (come loro diritto) di esprimersi in piena libertà. Oggi però, proprio per non avere alle spalle posizioni che possano arrecare pregiudizio ad una normale e serena valutazione dei fatti e delle circostanze, questo Comitato sente il desiderio, anche in rappresentanza delle società di base, di dire al Presidente Dagnoni e all’intero Consiglio Federale, forniteci quello che ancora non ci avete fornito per dissolvere ogni ragionevole dubbio, oppure prendetevi le vostre responsabilità e traetene le debite conseguenze.
Spiace molto dire questo, ma le evidenze dei fatti impongono, ad un gruppo dirigente regionale che vuole essere tale, di uscire dall’assordante silenzio di chi per convenienza, per calcolo o per sciatteria, pensa sia meglio non prendere posizione. Non è così che si fa il bene della nostra Federazione!
Comitato FCI Emilia Romagna
».