Mikel Nieve si ritira: cinque vittorie e una carriera al servizio dei suoi capitani

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Mikel Nieve si ritira a 38 anni e dopo quindici stagioni tra i professionisti
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La presenza di Mikel Nieve in gruppo mancherà. Corridore forte, dal carattere gentile e sempre disponibile, anche se in più di una occasione si è dimostrato duro e inflessibile. Una figura di riferimento per i più giovani e simbolo di quella passione dei Paesi Baschi verso il ciclismo che ha fatto la storia del nostro amato sport.

Nieve nasce in Navarra e fin da piccolo, come molti altri ragazzi di quella zona, si avvicina alla bicicletta. Da dilettante non veniva certo considerato un talento. Tra gli Under 23 fa non poca fatica a mettersi in mostra e più volte ha rischiato di smettere per mancanza di fiducia da parte delle squadre. Il quarto anno nella categoria è quello decisivo: Nieve si trasforma in un vincente e attira su di sé le attenzioni del professionismo.

Nonostante le tante proposte, Mikel sceglie il cuore e firma con la Euskaltel-Euskadi. Quattro anni indimenticabili e ricchi di successi per la formazione basca, che poteva contare in quegli anni sul talento di Igor AntónIñigo LandaluzeMikel Astarloza e Samuel Sánchez.

Nel 2010 si toglie la prima soddisfazione aggiudicandosi la tappa regina della Vuelta di Spagna. L’arrivo di Cotobello in quella edizione felice per l’Italia (vinse Vincenzo Nibali). Un’azione solitaria che rivedemmo pochi mesi dopo al Giro d’Italia 2011. Si finisce sul Gardeccia e Nieve ebbe la capacità di rientrare e poi staccare un grande scalatore come Stefano Garzelli.

Al termine del 2013 l’Euskaltel-Euskadi si scioglie e Nieve inizia a guardarsi intorno. Le sue doti di scalatore interessano molto alla Sky, la squadra vincitrice dell’ultimo Tour de France che vuole costruire una corazzata attorno al capitano Chris Froome. Mentre contribuisce ai tanti successi del britannico, lo spagnolo si toglie anche la soddisfazione di vincere una tappa al Delfinato e un’altra al Giro d’Italia, nel 2016, anticipando Giovanni Visconti a Cividale del Friuli. Un successo che gli vale anche la maglia di miglior scalatore.

Dopo aver vinto tanto insieme ai suoi compagni della Sky, Nieve decide di cambiare aria nel 2018 e per questo motivo si accasa alla Mitchelton-Scott per supportare in salita i fratelli Yates e la stella Chaves. La debacle di Simon Yates dopo il Colle delle Finestre al Giro d’Italia, apre le porte a Mikel che non ci pensa due volte ad andare in fuga e cercare la vittoria. Ventesima tappa, arrivo a Cervinia, il copione è sempre quello: Nieve conquista la terza vittoria al Giro d’Italia.

Un ultima stagione alla Caja Rural, a casa, per chiudere una onoratissima carriera fatta di cinque successi importanti e un lavoro incredibile per i suoi capitani. Cosa riserverà il futuro? Nieve ancora non lo sa…