Vuelta di Spagna / Le pagelle della 1ª tappa: Jumbo-Visma imperatrice, Ineos e Quick-Step subito dietro

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La Jumbo-Visma ha vinto il Giro con Roglic e il Tour con Vingegaard (foto: ©PHOTOGOMEZSPORT2019)
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Con questa cronosquadre (la tredicesima negli ultimi 15 anni) la Vuelta di Spagna scopre la quarta città dei Paesi Bassi, Utrecht: un po’ freddina in occasione della presentazione, addirittura entusiasta per questi 23,3 chilometri – e 29 curve – di crono che ha dato il via alla corsa. L’ultima della carriera per Vincenzo Nibali e per Alejandro Valverde.

Jumbo-Visma 10 – Non c’è gara. Alla Vuelta di Spagna vittoria numero 38 dall’inizio della stagione per lo squadrone olandese, che corre compatto dietro a due macinatori come Rohan Dennis ed Edo Affini. Roglic è già in vantaggio sui suoi avversari. Sul traguardo però fa passare il vecchio leone Robert Gesink: maglia rossa a un olandese in Olanda, meglio di così non si può.

Ineos Grenadiers 9 – Vanno fortissimo, puntano molto su Carapaz ma c’è tanta curiosità anche per l’enfant du pays, Carlos Rodriguez. Certo, la EF Education-EasyPost, che qui corre con Rigoberto Uran, Hugh Carthy e Esteban Chaves, riesce nell’impresa di annunciare l’arrivo di Carapaz appena prima del via della crono. Boh. Voto 3 per la tempestività.

Quick-Step Alpha Vinyl 9 – Da Ineos perdono per appena 75 centesimi. Viene da pensare che se Remco Evenepoel avesse potuto correre da solo magari sarebbe arrivato davanti (scherziamo). Per lui e per Fausto Masnada 14 secondi da recuperare.

BikeExchange-Jayco 6 – Media fra il 7 che merita per il tempo e il 5 per il rischio che corre arrivando con solo 5 corridori al traguardo, errore che nella cronosquadre non si dovrebbe fare mai. Rimangono a lungo sulla hot seat, ma quando arrivano i fenomeni si accomodano. Simon Yates contiene i danni in classifica generale (perde 31 secondi).

UAE Team Emirates 7 – Anche Joao Almeida limita i danni, ma ha comunque già 33 secondi da recuperare su Roglic. Molto interessante in questa squadra vedere cosa potrà fare il debuttante Juan Ayuso, appena vent’anni.

Bora-Hansgrohe 6 – Parte bene ma cede nella seconda parte, e perde troppi elementi troppo presto. Jai Hindley, il vincitore del Giro, arriva con la lingua fuori: il lungo stop dopo la corsa rosa si fa sentire, ma non è adesso che l’australiano deve essere al massimo. Ha però già 41 secondi da recuperare.

Astana Qazaqstan 6 – Non è una squadra di cronomen, e così Nibali e Lopez hanno già 46 secondi di zavorra. Per Vincenzo non dovrebbe essere un problema: ha detto che vorrebbe una tappa, vedremo se è vero.

Intermarché-Wanty-Gobert 5 – La squadra di Jan Hirt e di Louis Meintjes, 8° al Tour de France, nonché del più vecchio italiano al via, Domenico Pozzovivo, riparte domani con un debito di 1 minuto e 25 secondi.

Lotto-Soudal 7 – Il voto è per il meccanico costretto a cambiare una ruota proprio sulla linea di partenza: da qui in poi è tutta discesa.