Europei su pista 2022 / Favolosa Barbieri, è oro nell’omnium dopo un finale da capolavoro

Rachele Barbieri sorridente dopo il titolo europeo dell'omnium conquistato agli Europei di Monaco 2021 (foto: FCI)
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La prova dell’omnium femminile agli Europei su pista 2022 si è tinta d’azzurro! Tutto grazie a Rachele Barbieri che ha conquistato l’oro in maniera superlativa. Dopo più di metà corsa caratterizzata da scatti e controscatti vari la gara è stata sospesa a trentasei giri dalla fine. Così dalla ripartenza si sono ridisegnati gli equilibri. E quando mancavano quattordici giri, vedendo le rivali più accreditate non così brillanti, Barbieri si è lanciata in un attacco solitario provando a far saltare il banco. Ha guadagnato il giro ed è passata in testa alla classifica generale prima dell’ultimo sprint.

Avevo visto proprio bene Barbieri, le altre non sono riuscite a reagire fino all’ultimo giro. Un giro di vantaggio fino ai metri finali, dove l’azzurra giunge in passerella compiendo così un vero e proprio capolavoro. Dopo il primo posto di Elia Viviani nell’eliminazione è la seconda medaglia d’oro per l’Italia in questi Europei. Fantastica Barbieri!

Chi è Rachele Barbieri, la nuova campionessa europea dell’omnium

Partita da Stella di Serramazzoni, frazione dell’Appennino modenese che ha già dato alla nazionale il calciatore Luca Toni, Rachele Barbieri ha compiuto 25 anni in febbraio ma era una bambina quando ha iniziato a pedalare in una piccola squadra dalle sue parti. Sua sorella Rebecca correva, e lei l’ha seguita: quando la sorella più grande ha smesso, Rachele non le è andata dietro. Non si è più fermata. E’ abituata a sentire la sua mental coach nelle ore prima della gara. «Non è solo uno sfogo; tendiamo a darci troppe colpe, quindi è utile avere una persona esterna che ci riporti alla realtà». Sempre molto competitiva, fin da bambina, e non soltanto in bici. «Mi battevo con i maschi a calcio e a pallavolo». Rachele studia Scienze Giuridiche a Modena, ama passare il tempo con i suoi amici (quando è a casa), per il resto del tempo si tiene in contatto con i social e le videochiamate. «Il mio primo allenatore, Benito Mantovi, che è tuttora il direttore sportivo della A.C. Serramazzoni, è la persona grazie alla quale ho intrapreso questa strada. Passava casa per casa a prendere i ragazzi con un pulmino, poi ci avventuravamo per le stradine del territorio; infine ci riportava anche, così i genitori non avevano problemi con il lavoro». E a fine allenamento ci scappava sempre un gelato, certi tecnici meriterebbero un monumento. 

Rachele corre per il team Liv Racing Xstra e per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Quest’anno ha chiuso il Giro al 39° posto, mentre si è ritirata dal Tour dopo sei tappe a causa di una caduta. Nel 2017 è stata campionessa del mondo élite nello Scratch. Oltre alla pista e alla strada, ha sempre praticato anche il ciclocross. In questi Europei Rachele aveva già vinto l’argento nell’inseguimento a squadre